OggettoBrindisi, Cattedrale
LuogoBrindisi
Tipologiachiesa cattedrale
Nome attualeVisitazione e San Giovanni Battista
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

1089-1143: erezione della costruzione primitiva.

1178: realizzazione del pavimento su commissione dell'arcivescovo Guglielmo (1173-81).

1225: vi si celebrano le nozze fra Federico II di Svevia e Jolanda di Brienne.

1479 l'arcivescovo De Arenis compie interventi in facciata aprendovi una bifora.

1571-86: l'arcivescovo Bernardino de Figueroa (1571-86) commissiona il nuovo fonte battesimale.

1582 inizio della costruzione del nuovo coro, dietro l'abside maggiore.

1594 nuovo coro ligneo.

1743: la chiesa è gravemente danneggiata da un terremoto.

1746: ricostruzione della cattedrale nelle forme attuali.

1782: costruzione del campanile.

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

La cattedrale, che sorge nel centro cittadino prospettando su un'ampia piazza affiancata dall'antica sede dell'ospedale e del palazzo vescovile, ha un impianto basilicale a tre navate senza transetto. Dell'originaria costruzione rimangono tracce all'esterno dell'abside destra, alcune sculture conservate nel museo provinciale e soprattutto alcuni lacerti del mosaico pavimentale raffiguranti alcuni episodi della Chanson de Roland. Dell'intero litostrato abbiamo significative testimonianze (a partire dal XVI secolo) e disegni di brani eseguiti da Louis Ducros (1778) e sotto la direzione di Millin (1812) e uno schema manoscritto contenuto nelle carte dell'erudito brindisino Ortensio De Leo.

Iscrizioni

Nella sagrestia si conservano due epigrafi medievali già murate all'esterno della cattedrale,

la prima relativa all'arcivescovo Bailardo (1122-43): 

"COMPOSUIT TEMPLUM/ PRESUL BAILARDUS HONES(T)UM/ AUDIAT IN CELIS/ GAUDE BONE SERVE FIDELIS".

la seconda a re Ruggero II (1130-54):

GLORIA VERA DEI/ T(IBI) SIT REX MAGNE ROGERI/ AUXILIO CUIUS/ TE(M)PLI LABOR EXTITIT HUIUS.

 

All'esterno dell'abside destra è invece ancora murata una lapide con la firma dell'artefice della primitiva chiesa romanica. Tuttavia, se l'identificazione del nome - Pietro - è sicura, incerta è la decifrazione esatta del patronimico e del luogo di provenienza del maestro:

"PETRUS FILIUS GU(ilelm)I DE L(oc)O COM(ens)E"

oppure

"PETRUS FILIUS GUI(donis) DE L(oc)O CON(s)E"

Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Urna funeraria di granito (ora nel Museo diocesano), ritenuta una delle idrie delle nozze di Cana, è già attestata in cattedrale nel secolo XV.

Opere d'arte medievali e moderne

Mosaico pavimentale (1178).

Fonte battesimale (1571-86) (il precedente fonte, di cui abbiamo testimonianza nelle visite pastorali, è forse da identificare nella vasca della Fontana de Torres, fatta realizzare nel 1618 dal regio governatore reimpiegando per il bacino un pezzo medievale).

Storia e trasformazioni

Le origini della diocesi brindisina affondano nell'età paleocristiana, e la primitiva cattedrale fu dedicata probabilmente a San Leucio, il cui culto in città è attestata già ai tempi di Gregorio Magno. In età normanna il duomo fu ricostruito per opera del vescovo Bailardo e con l'intervento del re normanno (1139-1143), ma la chiesa romanica è stata completamente ricostruita nel XVIII secolo. Fino alla metà del secolo successivo sussisteva comunque gran parte del pavimento a mosaico, poi distrutto per volere dell'arcivescovo Raffaele Ferrigno (1857-75).

Note
Fonti iconografiche

Blaeu 1663

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Bacci 1924: D. Bacci, Cattedrale brindisina. Appunti storici, Brindisi 1924.

 

Belli D'Elia 1973: Pina Belli D'Elia, "Sculture medievali nel Museo Provinciale di Brindisi", Amministrazione e politica, 6, 1973, 694-702.

 

Carrino 1998: Rachele Carrino, “Il mosaico pavimentale della cattedrale di Brindisi”, in XLIII corso di cultura sull’arte ravennate e bizantina, a cura di Raffaella Farioli Campanati, Bologna 1998, 193-221.

 

Fabbri 1974: Nancy Rash Fabbri, “A drawing in the Bibliothèque Nationale and the romanesque mosaic floor in Brindisi”, Gesta, 13, 1974, 1, 5-14.

 

Guerriero 1846: Vincenzo Guerriero, Articolo storico su' vescovi della chiesa metropolitana di Brindisi, Napoli 1846 (unito a Annibale De Leo, Dell'antichissima città di Brindisi e suo celebre porto, Napoli 1846).

 

Jurlaro 1964: Rosario Jurlaro, “L'arca d'argento di San Teodoro d'Amasia nella cattedrale di Brindisi”, Arte cristiana, 52, 1964, 293-300.

 

Jurlaro 1968a: Rosario Jurlaro, “Studio sulla cattedrale di Brindisi”, Arte cristiana, 56, 1968, 234-244.

 

Jurlaro 1968b: Rosario Jurlaro, “Il 'martyrium' su cui sorse la basilica di S. Leucio a Brindisi”, Rivista di archeologia cristiana, 45, 1969, 89-95.

 

Jurlaro 1969: Rosario Jurlaro, Il coro della cattedrale di Brindisi. La scultura figurativa in legno nei secoli XVI e XVII in Puglia, Brindisi 1969.

 

Lipinsky 1970: Angelo Lipinsky, “Di una croce tardobizantina a Brindisi”, Vetera Christianorum, 7, 1970, 165-172.

 

Mola 2010: Stefania Mola, Puglia. Le cattedrali, Bari 2010, 142-146.

 

Paone 1979: Michele Paone, “Fonti per la storia dell'arte in Brindisi”, Brundisii res, 11, 1979, 117-143.

 

Ribezzo 1952: Francesco Ribezzo, “Lecce, Brindisi, Otranto nel ciclo creativo dell'epopea normanna e nella Chanson de Roland”, Archivio storico pugliese, 5, 1952, 192-215.

 

Schulz 1860: Heinrich Wilhelm Schulz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresden 1860, I, 302-306.

 

Vasco Rocca 2007: Mosaici medievali di Puglia, a cura di S. Vasco Rocca, Bari 2007, 150-153.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo, Antonio Milone
Data di compilazione21/01/2014 20:15:07
Data ultima revisione25/02/2017 18:11:47
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/653