Oggetto | Bari, Annunziata | |
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Luogo | Bari | |
Tipologia | Chiesa e complesso monastico | |
Nome attuale | Annunziata | |
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Nomi antichi | Sant'Andrea, Annunziata | |
Cronologia | 1306: la chiesa di Sant’Andrea è documentata in lasciti testamentari. 1377: la chiesa è attestata per la prima volta come Sancta Maria Annunciata. 1582: viene completato il rifacimento delle mura urbiche nei pressi della chiesa (la “muraglia della Nuziata”). 1593: fondazione del conservatorio femminile per convertite. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Il complesso dell'Annunziata sorgeva presso le mura cittadine nel tratto meridionale, lungo la strada che conduce a Santa Scolastica, in loco penne. A testimone del notevole edificio resta oggi solo il campanile ad un solo piano e costruito nel secolo XVII, che sorge sulla base di un'alta casa torre medievale, su più livelli. Sopra l'ingresso a tutto sesto si vede lo stemma seicentesco del vescovo Ruffo e dall'arco si entra in un passaggio voltato su cui si sviluppa l'edificio medievale, con le tracce regolari delle buche pontaie e un'apertura con lunetta al centro in corrispondenza del terzo livello. Nei pressi, in un'abitazione privata, sono ancora visibili i resti di un chiostro, datato al secolo XIII. La persistenza di elementi anteriori all'epoca moderna fa ipotizzare una continuità storica dell'insediamente ecclesiastico e l'integrazione, nel tempo della fondazione del conservatorio e anche successivamente, di strutture medievali, fors'anche laiche come la casa torre, nel perimetro del convento delle Carmelitane. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | Stemma dell’arcivescovo Tommaso Ruffo (1684-1691) sul campanile. | |
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | Sul luogo dove sorse il complesso dell'Annunziata era presente in origine la chiesa di Sant'Andrea, come rivelano gli storici baresi dell'età moderna. Nei pressi della chiesa sorgeva una torre, che nel 1381 era stata acquistata, per 10 once d’oro, dal marmarius Tommaso di Cara o di Caia (CDB, XV, n. 151, a. 1381; CDP, XXIII, nn. 48-49, a. 1394; n. 63, a. 1399; n. 78, a. 1401). Della chiesa non abbiamo tracce come anche del successivo conservatorio con chiesa diventato successivamente monastero delle Carmelitane scalze che prosperò per tutta l'età moderna. Dopo il 1861 andò distrutta la chiesa dell'Annunziata e il monastero annesso e le sue funzioni furono assolte dalla vicina chiesa di S. Maria del Buon Consiglio, acquistata dal monastero nel 1824. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | Veduta di Bari del 1770, al n. 25. | |
Piante e rilievi | Rilievi in Dabbicco 1998. | |
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Beatillo 1637: Antonio Beatillo, Historia di Bari principal città della Puglia nel Regno di Napoli, Napoli 1637, 223.
Dabbicco 1998: Stefania Dabbicco, “Per una rilettura storico-urbanistica del complesso edilizio dell’Annunziata di Bari”, Archivio Storico Pugliese, 1998, 191-218.
Garrubba 1844: Michele Garrubba, Serie critica de Sacri Pastori Baresi, Bari 1844, 587-588.
Gelao 1984: Clara Gelao, Itinerari per Bari rinascimentale, Bari 1984, 58.
Lombardi 1697: Francesco Lombardi, Compendio Cronologico delle vite degli arcivescovi baresi, parte II, Napoli 1697, 96. Petroni 1857-1860: Giulio Petroni, Della storia di Bari dagli antichi tempi sino all'anno 1856, 3 voll., Napoli 1857-1860, II, 43. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo, Antonio Milone, Veronica Mele | |
Data di compilazione | 04/11/2013 17:18:54 | |
Data ultima revisione | 24/02/2017 20:36:10 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/584 |