OggettoBitonto, Palazzo Sylos-Calò
LuogoBitonto
Tipologiapalazzo
Nome attualePalazzo Sylos-Calò
Immagine
Nomi antichi

Palazzo Sylos

Cronologia

1529: Donazione del palazzo al capitolo della cattedrale.

1544: Palazzo dato in enfiteusi a Pietro Renna.

1572: documento che descrive il palazzo e attesta la proprietà da parte del capitolo della cattedrale.

1573: vendita all'asta del bene che viene acquistato da Giovanni Alfonso Sylos Calò.

1580: da un documento risulta che il palazzo è stato ampliato.

1584: erezione della loggia su piazza Cavour.

1981: acquisto del palazzo da parte del comune.

1983-1989: ricomposizione della loggia a cura dell'arch. Angelo Ambrosi.

2005-2009: restauri e rifunzionalizzazione della residenza quale Pinacoteca della Galleria Nazionale della Puglia.

Autore
Committente
Famiglie e persone

Giovanni Alfonso Sylos, committente della loggia prospiciente piazza Cavour (m. 1610).

Descrizione

Il grande palazzo sorge in un angolo della grande piazza Cavour, nei pressi del palazzo De Ferraris-Regna, e si sviluppa con il prospetto anteriore, che contiene il portale principale, su via dei Mercanti, centralissima arteria cittadina, di cui costituisce il primo isolato residenziale. Il prospetto principale, con un pianterreno in bugnato (interrotto dalla trasformazione delle finestre in porte) e le finestre al primo piano, reca un portale classicheggiante, decentrato per l'ampliamento del fronte sul lato sinistro (dove prima si trovava la chiesa d'Ognissanti, sopra la quale sarà eretta la loggia) con colonne in bugnato e arcata a tutto sesto con lo stemma (oggi abraso) sulla chiave di volta e, nell'ampia fascia architravata, i medaglioni con ritratti di imperatori di profilo e una scritta inneggiante a Cristo. L'androne è una lunga volta a peducci con arco ribassato che si apre su un cortile dalle forme rinascimentali con tre lati con colonne su arcate con capitelli corinzieggianti di buona fattura che reggono volte a vela con peducci. Un camminamento segue il perimetro della corte e su di esso affaccia il piano superiore dalla forma chiusa, con rade aperture, che richiama soluzioni ancora medievali più che del Rinascimento, indizio di un rifacimento tardo-cinquecentesco ad opera dei Sylos di una struttura anteriore già in forma palaziale realizzata dalla famiglia Giannone (Barone 2011-2012). L'angolo sinistro del palazzo che affaccia sulla piazza è frutto di un ampliamento successivo, con l'inglobamento della chiesa d'Ognissanti, risalente alla seconda metà del Cinquecento, come testimonia la data 1584 che segna il completamento della loggia fatta eseguire da Giovanni Sylos che si sviluppa sugli astrici della chiesa e dei suoi locali annessi con aeree arcate rette da una possente balconata che segue le arcate anche sul prospetto di via Mercanti ad offrire uno spazio avvolgente che sembra aprire e racchiudere contemporanemente la mole del palazzo, precedente di qualche decennio. Le arcate, dal modulo triplice sono scandite da tre ampi pilastri con nicchie con le statue della quattro Virtù cardinali (in quello centrale, si osservi la presenza degli stemmi della famiglia e dei nobili con essa imparentati e, nell'angolare, due medaglioni con teste di profilo di un Cesare e di una donna coronata, forse personificazione della città). Al pianterreno della loggia, tracce di arcate medievali, resti probabilmente della chiesa d'Ognissanti e un architrave con iscrizione classicheggiante.

Iscrizioni

Nel tondo sinistro del portale d'ingresso: "DIVI IULI".

Nel tondo destro del portale d'ingresso: "DIVUS AUGUSTUS PATER".

Sull'architrave del portale: "CHR(istus) VI(n)CIT, CHR(istus) REGNAT CHR(istus) IMPERAT".

Sull'architrave della loggia nel lato verso piazza Cavour: "HOSPITIBUS CUNCTIS PATEANTUR SEMPER HONESTIS/ FECIT ILLE IOANNES NOBILIS SILOS MDLXXXIIII".

Su conci di reimpiego nei pressi dei locali dell'ex-chiesa di Ognissanti: "SOLA SUFFICIT" e sul fregio: "CANA FIDES LONGUM NEC IAM PERITURA PER AEVUM/ REGNAB(it?)..."

Stemmi o emblemi araldici

Al centro della balaustrata della loggia: stemma Sylos.

Al centro dell'architrave della loggia: stemma Sylos e altre famiglie imparentate (Vulpano, da parte di madre, e Pietà, da parte della moglie di Giovanni Alfonso).

Sull'arco ribassato di una porta del cortile: stemma Sylos-Calò (post 1637).

Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni

Il palazzo fu eretto dalla famiglia Sylos, giunta a Bitonto nel 1501 al seguito di Consalvo di Cordova, i cui esponenti si imparentarono con un'altra famiglia bitontina di origine greca, i Calò, che si estinse in Francesca, moglie nel 1637 di Gian Roberto, nipote di Giovanni Alfonso (nel cortile lo stemma congiunto sopra una porta). La primitiva residenza, eretta entro la metà del secolo XVI, prospettava su via Mercanti con il portale classicheggiante e la facciata rinascimentale. Più tardi e comunque entro il 1584 fu acquisita l'ala con la chiesa di Ognissanti (interdetta nel 1770) su cui fu realizzata la loggia che permise l'ingrandimento del palazzo verso la piazza del Castello. Col tempo, danni all'edificio e mancate manutenzioni portarono diversi danni e, in particolare determinarono lo smontaggio della loggia, ricomposta con i recenti restauri grazie ai quali sono stati riallestiti gli interni dell'edificio che oggi ospita una pinacoteca.

Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Barone 2012: Maria Teresa Barone, Elementi morfologici dell'architettura rinascimentale in terra di Bari. Il caso del palazzo Sylos Calò a Bitonto, tesi di dottorato (tutor Francesco Paolo Fiore), Dottorato di ricerca in Storia e restauro dell’architettura, Università di Roma “La Sapienza”, a.a. 2011-2012.

 

Maselli Campagna 2006: Marcella Maselli Campagna, "Palazzi rinascimentali di Bari e di Bitonto", in Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento. Puglia, Abruzzo, a cura di Adriano Ghisetti Giavarina, Roma 2006, 73-80.

 

Mongiello 1970: Giovanni Mongiello, Bitonto nella storia e nell’arte, Bari 1970, 217-220.

 

Mongiello et alii 2012: Giovanni Mongiello, Domenico Spinelli, Cesare Verdoscia, Le architetture aragonesi e spagnole in Puglia. Materiali per la costituzione di un repertorio dei caratteri stilistici degli edifici del primo Rinascimento, Bari 2012, 46-47.


Pice 2009: Nicola Pice, "Classicisti e classicismi nella Bitonto d'età rinascimentale", in Cultura e società a Bitonto e in Puglia nell’età del Rinascimento, Atti del VI convegno nazionale (Bitonto, 19-21 dicembre 2007) a cura di Stefano Milillo, Galatina 2009, II, 491-492.


Scivittaro 1958: Antonio Scivittaro, Architettura del Rinascimento a Bitonto, Napoli 1958, 31-35.

Link esterni
SchedatoreAntonio Milone
Data di compilazione24/10/2013 17:43:10
Data ultima revisione25/02/2017 14:29:01
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/571