Oggetto | Bitonto, Palazzo Vulpano | |
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Luogo | Bitonto | |
Tipologia | palazzo | |
Nome attuale | Palazzo Vulpano Sylos | |
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Nomi antichi | ||
Cronologia | 1500-1502: le due date, cui va riferita la sistemazione del palazzo con la loggia interna del cortile e certamente anche l'avvio dei lavori per il piano nobile, figurano rispettivamente in una delle numerose iscrizioni che sono frammiste ai rilievi della loggia, e sull'architrave di uno dei due portali retrostanti. 1520: il palazzo risulta ancora in costruzione. 1530: il palazzo, assegnato in dote a Minerva Vulpano, passa alla famiglia Sylos in seguito al matrimonio con Diego Sylos. La campagna di lavori al palazzo deve essere continuata ancora per qualche tempo, se lo stemma dei Sylos compare nella loggia insieme a quello dei Vulpano. | |
Autore | ||
Committente | I committenti del palazzo, i cui ritratti figurano al centro del fregio della loggia sul cortile, nello scomparto inferiore, sono Giovanni Pasquale Vulpano doctor legum e il fratello Leucio Vulpano, decretorum doctor. | |
Famiglie e persone | Vulpano Sylos | |
Descrizione | Il palazzo si presenta all'esterno come l'unione di due blocchi compatti che seguono la curvatura della strada e poggiano su un basso basamento in bugnato. In corrispondenza della giunzione obliqua fra i due corpi edilizi si apre il portale a tutto sesto, che presenta una incorniciatura di tipo catalano, sormontata da un'ulteriore cornice a dentelli. La separazione fra il piano terreno e il piano nobile è segnata da una cornice marcapiano a dentelli analoga a quella soprastante il portale, e anche a quella che si ritrova al di sopra delle finestre architravate. Una statua raffigurante l'arcangelo Michele è incastonata nello spigolo destro della facciata. Oltrepassato il portale si accede al vestibolo voltato, e da qui al cortile, caratterizzato dalla presenza di una loggia a due ordini di arcate su colonne, separate da un alto parapetto decorato da un fitto insieme di bassorilievi e iscrizioni. Un altro corpo del palazzo, mai finito, doveva svilupparsi sul retro, in fondo al vicolo che si apre alla destra della facciata. | |
Iscrizioni | Nella cornice inferiore del fregio della loggia: “CONCORDIA PARVAE RES CRESCVNT DISCORDIA MAXIMAE DILABVNTVR”.
Nella tabula ansata posta nello scomparto centrale dello zoccolo del fregio della loggia: “MORIB(VS) ET VITA CLARA EST / ET SANGVINE PROLES / VVLPANA ET TITVLVS / FAMA PERENNIS ERIT / FRATRIBVS AMBOBVS / REGERETVR NOBILE REGNVM / IVRE ET CENSVRA / CONSILIIS ET FIDE. 1502” Nel fregio della loggia, frammiste ai rilievi, sono inoltre molte altre iscrizioni che identificano i personaggi rappresentati. Nel registro superiore, da sinistra verso destra: SCIPIO AFRICANVS, APOLLO, MARTE, ANIB. CART. Nello zoccolo inferiore: ANTONINVS AVGVSTVS FELIX, ALEX. MAGN., (manca DARIVS), NERO (...). Sopra la porta del primo piano della loggia: “IN MEMORIAM HVIVS ALM(A)E CIVI/TATIS ANTIQV(A)E VVLPAN(A)E FAMILI(A)E / LEVTIVS VVLPANVS ET IOANNES PA/SCALIS FRATRES V(TRIVSQVE) I(IVRIS) DOCTORES / CLARISSIMI HAS (A)EDES CONDI/DERE ANNO MCCCCC”. | |
Stemmi o emblemi araldici | Lo stemma dei Vulpano compare nei pennacchi del portale d'ingresso, nel fregio della loggia, nell'architrave delle porte al piano inferiore della loggia e al di sopra di quella del piano superiore. Lo stemma dei Sylos compare in un riquadro nello zoccolo della loggia, probabilmente inserito in un momento successivo. | |
Elementi antichi di reimpiego | Probabilmente antica è la vera da pozzo ospitata in una nicchia nel lato destro del cortile. | |
Opere d'arte medievali e moderne | Entro una nicchia ricavata nella facciata del palazzo è collocata la statua di San Michele Arcangelo, titolare della cappella che i Vulpano fecero erigere al piano terra della propria residenza. Dell'esistenza della cappella si ha notizia da un atto del 1520 del notaio bitontino Pascarello De Russis (citato da Milillo 2001, 182): nel registrare la concessione, da parte di Virgilio Vulpano, di alcuni beni e proprietà al figlio Leucio, il rogito segnala la presenza della cappella ancora da completare. Il San Michele è raffigurato nella consueta iconografia di arcangelo armato di spada e scudo, vittorioso sul demonio simbolicamente rappresentato con un mostro dalle lunghe spire. Da notare la raffinata decorazione dell'armatura del Santo con graziosi motivi fitomorfi ad esili girali al cui centro è scolpito un gorgoneion. Si tratta di un buon lavoro di una bottega locale, attiva nella prima metà del XVI secolo. Da due atti notarili datati 1468 e 1476 sappiamo che i Vulpano dovevano possedere una cappella anche nella Cattedrale: la prima, eretta da Giovanni Vulpano, non era una vera e propria cappella "sfondata", ma un semplice altare addossato alla colonna collocata vicino alla scala per la quale si scendeva alla cripta. Nel 1476, però, il vescovo di Bitonto, l'urbinate Antonio d'Aiello, concesse a Giovanni Pasquale e a Leucio Vulpano la cappella di San Gregorio, la seconda che si apriva sul lato meridionale dell'edificio, previa distruzione dell'antico altare appartenuto a Giovanni (Carabellese 1899, 27-28, nota 3, Mongiello 1970, 113). | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | ||
Fonti iconografiche | Fotografia della loggia con i busti ancora in situ in Duhn 1896, tav. 55. | |
Piante e rilievi | La pianta del cortile e la sezione longitudinale sono in Scivattaro 1958, poi ripubblicati in Maselli Campagna 2006. | |
Fonti/Documenti | ||
Bibliografia | Benedettelli 2009: Marcello Benedettelli, “Palazzo Sylos Vulpano a Bitonto”, Dire in Puglia, 1, 2009, 91-96.
Carabellese 1899: Francesco Carabellese, “L’attività artistica nella città di Bitonto attraverso il secolo XV-XVI”, Napoli Nobilissima, 8, 1899, 8-9, 27-29.
Duhn 1896: Friedrich von Duhn, Aus dem classischen Süden, Lübeck 1896.
Gelao 2005: Clara Gelao, "Il palazzo Vulpano a Bitonto", in Clara Gelao, Puglia rinascimentale, Milano 2005, 205-211.
Maselli Campagna 2006: Marcella Maselli Campagna, "Palazzi rinascimentali di Bari e di Bitonto", in Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento. Puglia, Abruzzo, a cura di Adriano Ghisetti Giavarina, Roma 2006, 41-83.
Milillo 2001: Stefano Milillo, Le chiese di Puglia. La chiesa e le chiese di Bitonto, Bitonto 2001, 182.
Mongiello 1970: Giovanni Mongiello, Bitonto nella storia e nell’arte, Bari 1970.
Pice 2009: Nicola Pice, "Classicisti e classicismi nella Bitonto d'età rinascimentale", in Cultura e società a Bitonto e in Puglia nell’età del Rinascimento, Atti del VI convegno nazionale (Bitonto, 19-21 dicembre 2007), a cura di Stefano Milillo, Galatina 2009, II, 475-508.
Scivittaro 1958: Antonio Scivittaro, Architettura del Rinascimento a Bitonto, Napoli 1958.
Sylos Labini 1990: Michele Sylos Labini, Le allegorie nelle figure del bassorilievo rinascimentale a Palazzo Vulpano Sylos in Bitonto, Bari 1990.
Todisco 1999: Luigi Todisco, "Uso ed abuso dell'antico nella scultura architettonica del Cinquecento a Bitonto", in Bitonto e la Puglia tra tardoantico e regno normanno, Atti del convegno (Bitonto 15-17 ottobre 1998) a cura di Custode Silvio Fioriello, Bari 1999, 291-322. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Bianca de Divitiis, Fulvio Lenzo, Paola Coniglio | |
Data di compilazione | 24/10/2013 17:41:38 | |
Data ultima revisione | 25/02/2017 14:46:47 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/569 |