OggettoBari, sedile
LuogoBari
Tipologiaedificio pubblico: sedile
Nome attualepalazzo del Sedile
Immagine
Nomi antichi

sedile, seggio, teatro

Cronologia

1466: prima attestazione dell'esistenza del sedile, chiamato "teatro" (Petroni 1857-1860, I, 510, nota 1).

1531: i sindaci Nicolò Vincenzo Dottula (per i nobili) e Stefano de Comite (per il popolo) contrattano restauri all'edificio del Sedile.

1543: l'architetto Nicolantonio Buonafede di Acquaviva è incaricato di eseguire lavori di restauro al Sedile.

1601: un incendio scoppiato nel vicino deposito delle polveri danneggia gravemente l'edificio (Beatillo 1637, 224-225; Petroni 1857-1860, II, 39-40).

1602: intervento di restauro e ampliamento (cfr. sotto, Iscrizioni). Risale probabilmente questo intervento la costruzione dei due contrafforti laterali, curata dall'architetto Pietro Castelon (Petrignani, Porsia 1982, 60).

1604: viene costruita la torretta con il campanile a cura dei sindaci Giovanni Battista Dottola e Nicola Angelo Cardassi (Beatillo 1637, 225; cfr. sotto, Iscrizioni).

1620: viene abbattuta la piccola chiesetta di Santa Maria della Misericordia, addossata al sedile.

1722: Stefano Fabbri compra dai sindaci dell'universitas la terrazza soprastante al seggio per unirla alla propria abitazione (Scoppetta 1920).

1725 ca: viene costruita la loggia superiore ad arcate.

1804 ca: l'edificio è trasformato in teatro di scena, con due ordini di palchi in legno e una piccola platea.

1840: i locali vengono alienati e l'ampia sala parcellizzata e suddivisa orizzontalmente da un solaio intermedio.

Autore
Committente

Universitas di Bari.

Famiglie e persone
Descrizione

L'edificio del sedile si presenta oggi molto manomesso, ma è ancora riconoscibile la forma originaria di loggia quadrata aperta da un grande arco in facciata. L'aspetto interno non è visibile poiché frazionato fra più proprietari, ma da Scoppetta 1920 sappiamo che il grande vano era coperto da un'unica volta a crociera costolonata.

Le fonti parlano del sedile come "comune alle due piazze", ovvero usato sia dai Nobili che dal Popolo (Petroni 1857-1860, II, 12, nota 1; 183). La notizia sembra confermata da un disegno manoscritto del 1707 (Lombardi, riprodotto in Petrignani, Porsia 1982, 59) che mostra l'interno precisando le collocazioni sugli scranni dei due sindaci, uno nobile l'altro popolare.

Iscrizioni

Sul fianco laterale dle contrafforte sinistro è la lapide che ricorda i restauri del 1602:

"CIVIVM VSIBVS AC VOLVPTATI / PVB(lico) AERE ATQ(ue) DECRETO LOCVS / RISTAVRATVS NICOLAO DONATO / INCVRIA, ET PETRO PONSO SINDICIS / FIDELISSIMA CIVITATIS CVRA/NTIBVS ANNO D(omi)NI MDCII" (cfr. Beatillo 1637, 225)

La costruzione della torretta dell'orologio è databile grazie a un'altra epigrafe apposta in cima alla torretta:

"IO. BAPTISTA DOTTOLA, ET NICOLAO / ANGELO CARDASSI SINDICIS MDCIIII" (da Beatillo 1637, 225; Petroni 1857-1860, II, 40, nota 2).

Stemmi o emblemi araldici

Sul prospetto sono incastonati tre stemmi: a sinistra è quello di Bona Sforza, al centro quello di Carlo V, mentre quello di destra è completamente abraso e illegibile. 

Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Sembrano apparentemente elementi medievali reimpiegati i quattro mostri in pietra collocati intorno all'orologio.

Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche

Il seggio è raffigurato in due disegni di Francesco Lombardi, che ne mostra la facciata e l'interno al principio del XVIII secolo.

Veduta di Bari del 1770, al n. 34 il Sedile e al n. 35 il campanile del Sedile.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti

Francesco Lombardi, Ritratto del Regimento della Università di Bari colla pianta dei Sedili e le armi delle Famiglie nobili e del Popolo primario , ms. (1707 ca.) in Biblioteca Nazionale di Bari, Archivio D'Addosio.

Bibliografia

Beatillo 1637: Antonio Beatillo, Historia di Bari principal città della Puglia nel Regno di Napoli, Napoli 1637.

 

Giovine 1969: Alfredo Giovine, Il "Teatro del Sedile", primo teatro di Bari (1466-1835). Notizie storiche, deliberazioni decurionali e cronologia, Bari 1969.


Lenzo 2014: Fulvio Lenzo, Memoria e identità civica. L'architettura dei seggi nel Regno di Napoli (XIII-XVIII secolo), Roma 2014.


Massilia (ed. Bonazza 1881): La cronaca di Vincenzo Massilia sulle famiglie nobili di Bari scritta nell'anno MDLXVII e ora per la prima volta pubblicata per cura di Francesco Bonazza, Napoli 1881.


Petroni 1857-1860: Giulio Petroni, Della storia di Bari dagli antichi tempi sino all'anno 1856, 3 voll., Napoli 1857-1860.


Petrignani, Porsia 1982: Marcello Petrignani, Franco Porsia, Bari, Roma-Bari 1982.


Quarto 1996: Francesco Quarto, “Il Regimento di Bari: un inedito di Francesco Lombardi sul patriziato barese, Nicolaus studi storici, 7.2, 1996, 451-599.


Scoppetta 1920: Domenico Scoppetta, "La piazza Mercantile e il Seggio di Bari", Corriere delle Puglie, 19 maggio 1920.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione26/09/2013 15:52:19
Data ultima revisione24/02/2017 23:15:22
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/501