Oggetto | Matera, Cattedrale, Cappella dell'Annunziata | |
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Luogo | Matera | |
Tipologia | cappella | |
Nome attuale | Cappella dell'Annunziata | |
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Nomi antichi | ||
Cronologia | 1538-1544: la datazione della cappella a questo torno di anni deriva dal testamento del notaio Marco de Sanitate, che nel 1538 ne ordina la costruzione, e dalla visita pastorale del 1544, data in cui risulta già esistente (Gelao 1997). In precedenza le ipotesi di datazione oscillavano fra il 1530 (Ivancevic 1993, 235-245; Restucci 1998) e la fine del Cinquecento (La cattedrale di Matera 1978). | |
Autore | Attibuita ad Altobello Persio | |
Committente | Marco Antonio de Sanità | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | La cappella si apre sulla navata sinistra della cattedrale di Matera con un invaso rettangolare coperto da unica volte a botte con lacunari. Le pareti sono scandite da una successione di nicchie semicircolari con catino a conchiglia inquadrate da paraste su piedistalli. Sulla parete di fondo è un altare con ancona in pietra con scomparti laterali convergenti prospetticamente verso il centro.
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Iscrizioni | Nel plinto di una parasta: "MARCVS ANTONIVS". | |
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne | Sculture della cappella: al centro della volta è un rilievo con la figura di Dio Padre. Sull'altare: negli scomparti laterali le statue di san Rocco e santa Barbara, al centro un'Annunciazione con le figure a tutto tondo dell'angelo e della Vergine. | |
Storia e trasformazioni | ||
Note | La letteratura artistica ha solitamente ricondotto la cappella a modelli romani e napoletani, in particolare alle opere di Antonio da Sangallo il Giovane (atrio di palazzo Farnese) e della cappella del Succorpo nel Duomo di Napoli commissionata dal cardinale Oliviero Carafa (1497-1508). Solo recentemente Restucci ha recuperato dalla bibliografia croata il parallelo molto più stringente con la cappella del beato Giovanni Orsini nel duomo di Traù (Trogir), realizzata fra 1468 e 1482 da Andrea Alessi e Niccolò di Giovanni Fiorentino: la cappella materana replica in maniera quasi identica le forme di quella dalmata, della quale può considerarsi una copia. La scansione delle pareti laterali con nicchie conchigliate avrà un certo successo nell'architettura e scultura dell'area materana, venendo ripresa anche nella chiesa della Palomba (c. 1580). Anche la cappella della famiglia Ferrillo nella Cattedrale di Acerenza (1528 circa), dipendente più direttamente dal modello del Succorpo napoletano, presentava una simile articolazione laterale. | |
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | Pianta della cappella in Restucci 1998 | |
Fonti/Documenti | 1538: il notaio Marco Antonio Sanità dispone un lascito testamentario per la realizzazione di una cappella intitolata all'Annunziata da costruire nella cattedrale di Matera. Precisa inoltre che sull'altare doveva essere collocata una pala raffigurante la Vergine Annunziata fra i santi Rocco e Antonio da Padova, che sarebbe dovuta giungere da Venezia. 1544: la cappella, con la precisazione del giuspatronato di Marco Antonio Sanità, è citata nella visita pastorale effettuata dall'arcivescovo Saraceni. | |
Bibliografia | La cattedrale di Matera 1978: La cattedrale di Matera nel medioevo e nel rinascimento, a cura di Maria Stella Calò Mariani, Carla Guglielmi Faldi, Claudio Strinati, Cinisello Balsamo 1978.
Di Pede 1998: La cattedrale di Matera, a cura di Franco Di Pede, Matera 1998.
Fonseca, Demetrio, Guadagno 1999: Cosimo Damiano Fonseca, Rosalba Demetrio, Grazia Guadagno, Matera, Roma-Bari 1999.
Gattini 1882: Giuseppe Gattini, Note storiche sulla città di Matera, Napoli 1882.
Gattini 1913: Giuseppe Gattini, La cattedrale illustrata, Matera 1913.
Gelao 1997: Clara Gelao, “Tra Lucania, Puglia e Sicilia: Aurelius de Basilicata e Altobello Persio di Montescaglioso”, Storia dell’Arte, 89, 1997, 37-66.
Ivancevic 1993: Radovan Ivancevic, Odnos Kultura dviju jadranskih obala i problem preifeiji i centra, Rijeka 1993.
Restucci 1998: Amerigo Restucci, “La Puglia e il Mezzogiorno continentale”, in Storia dell’architettura italiana. Il Quattrocento, a cura di Francesco Paolo Fiore, Milano 1998, 460-469. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Bianca de Divitiis, Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 20/06/2013 12:22:13 | |
Data ultima revisione | 23/01/2017 13:06:33 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/479 |