Oggetto | Capua, Palazzo dei Giudici | |
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Luogo | Capua | |
Tipologia | palazzo pubblico | |
Nome attuale | Palazzo dei Giudici | |
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Nomi antichi | Palazzo di Giustizia Palazzo del Governatore Palazzo Regio Palazzo della Regia Corte di Giustizia | |
Cronologia | 1539-1594 1539-1555: il Consiglio di Capua acquista botteghe nel sito di Porta Capuana o dei Giudici per costruire il Palazzo dei Giudici. 1580: si abbattono botteghe antistanti il palazzo per regolarizzare la piazza, che venne poi lastricata. 1588: viene realizzato il cornicione del palazzo. 1593: aggiunta dell'arengario al piano nobile. | |
Autore | ||
Committente | Consiglio di Capua Eletti di Capua | |
Famiglie e persone | Ambrogio Attendolo Gian Giacomo d'Acaja | |
Descrizione | Il palazzo sorge nell'attuale Piazza Giudici e aveva in origine la funzione di ospitare la Corte e la residenza del Governatore della città. E' possibile che il palazzo sorga in prossimità del sito dove nel Quattrocento è attestata una Colonna dei Giudici, forse utilizzata come luogo di pubblico giudizio. Per costruire il palazzo il Consiglio capuano acquistò alcune botteghe, diroccò botteghe e locali di proprietà del monastero di San Lorenzo e di S. Eligio, un palazzo preesistente, un'osteria del Capitolo arcivescovile e una cappella. La direzione dei lavori furono affidati ad Ambrogio Attendolo; a lui è da ascriversi molto probabilmente anche il progetto, che fu portato a termine dopo la sua morte nel 1585. Per gli "intagli" furono utilizzate le pietre dell'Anfiteatro di Capua Vetere, mentre per i cantonali fu utilizzata la pietra di Sarzano. Nei documenti della Cancelleria capuana sono registrati le decisioni relative al trasporto dei materiali da Capua Vetere al cantiere del nuovo edificio. Palazzo Giudici presenta murate nella parte basamentale le chiavi d'arco provenienti dal primo ordine dell'anfiteatro di Capua Vetere e molto probabilmente anche dal teatro. In origine queste teste erano forse collocae al disopra delle finestre del pianterreno e potrebbero essere state spostate nella posizione attuale nell'Ottocento quando fu realizzato il piano ammezzato. Una testa è collocata anche nella chiave del portale bugnato, e potrebbe essere stata identificata con il mitico fondatore della città, l'eroe virgiliano Capys. Il palazzo con i cantonali e il portale bugnato ricordano progetti realizzati a Roma nel primo Cinquecento, in particolare da Antonio da Sangallo (Di Resta, 1985; Giorgi 2007). Giorgi (2007) cita un atto notarile del 1597 che collega l'abate capuano Annibale del Riccio con un membro della famiglia Farrattini, il cui palazzo ad Amelia era stato progettato da Antonio da Sangallo il giovane, utilizzando tale documento per rafforzare la tesi dell'influsso sangalliano sul Palazzo dei Giudici. Stando alla documentazione, il palazzo fu realizzato da maestranze campane (Di Resta 1985; Giorgi 2007). Nel 1593 fu aggiunto l'arengario, il balcone posto in sostituzione di una delle finestre del piano nobile.
Alla costruzione dovevano contribuire aanche i casali capuani. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | Le pietre per gli "intagli" derivano dall' Anfiteatro di Capua Vetere. Nel basamento del palazzo sono reimpiegate protomi provenienti dal teatro e dall'anfiteatro di Capua Vetere e raffiguranti rispettivamente:
Un'altra chiave d'arco con protome virile (forse Capys) è reimpiegata, ancora con la funzione di chiave d'arco, nel portale principale. | |
Opere d'arte medievali e moderne | ||
Storia e trasformazioni | ||
Note | Secondo la Di Resta (Di Resta 1985) le chiavi d'arco hanno ricevuto l'attuale sistemazione nell'Ottocento in seguito alla realizzazione del piano ammezzato. | |
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti | A.C.C. 19, Cancelleria 23, ff. 114, 122, 274, 292t, 293t, 136-137; 200t, 209, 220t, 242t-252t A.C.C. 20, Cancelleria 24, ff. 196t, 231. A.C.C. 21, Cancelleria 25, ff. 13-21; 433. A.C.C. 21, Cancelleria 26, ff. 28; 366-367. A.C.C. 24, Cancelleria 27, ff. 467t-468. A.C.C. 25, Cancelleria 28, ff. 326 Epistolario | |
Bibliografia | Di Resta 1985: Isabella Di Resta, Capua, Bari 1985.
Giorgi 2007: Lucia Giorgi, «Maestranze "forestiere" attive a Capua e Caserta dalla seconda metà del 1500 agli inizi del 1600», Rivista di Terra di Lavoro, 2, 2007, 5-13.
Manna 1588: Gian Antonio Manna, Prima parte della cancellaria de tutti privilegii, capitoli, lettere regie, decreti, conclusioni del consiglio et altre scritture della fedelissima città di Capua dall'anno 1109 insino all'anno 1570. Ridotte per ordine d'alfabeto per il magnifico Gian Antonio Manna cittadino del regimento di detta città, Neapoli, apud Horatium Salviani 1588, 188v-189v. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Bianca de Divitiis | |
Data di compilazione | 01/06/2012 06:49:13 | |
Data ultima revisione | 07/01/2019 20:00:05 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/45 |