OggettoIrsina, Cattedrale
LuogoIrsina
Tipologiachiesa cattedrale (esistente)
Nome attualeSanta Maria Assunta
Immagine
Nomi antichi
Cronologia

988: il principe Giovanni II di Salerno la erige sulle rovine della precedente cattedrale distrutta dall'invasione saracena.

1068: papa Alessandro II include Irsina nella diocesi di Acerenza.

1123: la cattedrale è citata in una bolla di papa Callisto II, il quale restituisce dignità vescovile alla città.

1133: è distrutta con la città da Ruggero II. Il sovrano normanno cede poi la cattedra di Irsina al priore della Chase-Dieu con l'incarico di ricostruire la cattedrale.

XII-XIII: ricostruzione della cattedrale. Di quest'epoca rimane soltanto il campanile.

1451: Irsina torna sede vescovile, associata alla diocesi di Andria.

1453: il sacerdote irsinese Roberto De Mabilia dona un consistente nucleo di opere d'arte alla cattedrale.

1721: riallestimento dell'interno e costruzione dell'altare maggiore.

1777-1802: ricostruzione nelle forme attuali. 

Autore
Committente
Famiglie e persone
Descrizione

La chiesa ha tre navate separate da arcate su pilastri e cappelle laterali. Un transetto cupolato divide la navata dal presbiterio, che si sviluppa in una profonda abside centrale, che ospita gli scranni del coro, e due cappelle laterali a pianta quadrata. Al di sotto del presbiterio si sviluppa una cripta che ha la funzione di colmare il dislivello tra la porzione anteriore dell'eficio, che prospetta sulla piazza, e quella posteriore, più bassa, addossata sulla cinta muraria esterna della città. Il campanile presenta una base più antica su cui si innesta la parte terminale, del sec. XIV, con gli archetti parzialmente restaurati nel dopoguerra.

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego
Opere d'arte medievali e moderne

Un frammento di vasca battesimale, un capitello figurato (sostegno della nuova vasca battesimale, del sec. XVIII) e basi di colonne dell'assetto originario medievale.

Due elementi scultorei (secc. XII-XIII) inseriti nella più tarda cella campanaria.

All'interno della chiesa si distinguono soprattutto le opere facenti parte della donazione De Mabilia:

statua della Vergine col Bambino

statua di Sant'Eufemia

fonte battesimale e colonna con capitello gotico corinzieggiante in marmo rosso di Verona

crocifisso ligneo.

Non più in loco la tela di Mantegna raffigurante Sant'Eufemia.

Nella cripta si conserva un busto di un personaggio nobile (forse un Grimaldi) (sec. XVI)

Storia e trasformazioni

La chiesa medievale, eretta tra XII e XIII secolo, era a tre navate con un rosone in facciata e oculi sulle porte minori del prospetto. Dopo la ricostruzione, promossa dal vescovo De Simone nel 1765, dell'edificio medievale si conservano resti della decorazione scultorea in cripta

Note
Fonti iconografiche

Veduta Pacichelli 1703

Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Bubbico 1996: "Irsina. il priorato di S. Maria dello Juso", in Luigi Bubbico, Francesco Caputo, Attilio Maurano (a cura di), Monasteri italogreci e benedettini in Basilicata, catalogo della mostra, vol. 2, Matera 1996, 95-98

 

Ceriana 1997: Matteo Ceriana, "Una nuova opera di Pietro Lombardo", Venezia arti, 11, 1997, 139-143.

 

De Rosa 2006: Luisa Derosa, "Edilizia religiosa e civile dell'età angioina e aragonese", in Storia della Basilicata, coordinata da Gabriele De Rosa, Antonio Cestaro, vol. 2: Il medioevo, a cura di Cosimo Damiano Fonseca, Bari 2006, 648-688.


Gelao 2003: Clara Gelao, Andrea Mantegna e la donazione De Mabilia alla Cattedrale di Montepeloso, Matera 2003, 11.


Janora 1901: Michele Janora, Memorie storiche, critiche e diplomatiche della città di Montepeloso (oggi Irsina), Matera 1901.


L'Arcidiocesi di Matera Irsina, Matera 2000.

Link esterni

Scheda sul sito Irsina arte: http://www.irsina-arte.com/main/index.php?option=com_content&task=view&id=57&Itemid=132

Scheda sul sito del Comune di Irsina: http://www.comune.irsina.mt.it/citta/arte.php?id=13

SchedatoreFulvio Lenzo, Antonio Milone
Data di compilazione27/05/2013 07:30:10
Data ultima revisione23/01/2017 11:10:56
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/405