Oggetto | Sessa Aurunca, Cattedrale | |
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Luogo | Sessa Aurunca | |
Tipologia | chiesa cattedrale (esistente) | |
Nome attuale | Santi Pietro e Maria | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | Santi Pietro e Maria | |
Cronologia | 1103: fondazione. 1113: consacrazione. 1598: costruzione della cappella della confraternita del Corpo di Cristo. XVI secolo: eliminazione del coro dal centro della navata. 1729-59. Lavori di restauro promossi da Francesco Caracciolo, vescovo di Calvi, hanno radicalmente trasformato l’interno, ricoprendo con stucchi le pareti della navata centrale, costruendo una finta volta a incannucciato sopra la navata, spostando il coro e trasformando la zona di accesso al presbiterio rialzato e alla cripta sottostante con un nuovo sistema di scale. 1850. Viene costruita la cantoria in controfacciata utilizzando i frammenti dell’ambone marmoreo medievale smantellato durante i lavori settecenteschi e quattro colonne provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Piano. Nello stesso periodo si aggiungono due campaniletti a vela ai lati della facciata. XIX secolo: abbattimento dei due campanili a vela costruiti nell'Ottocento. | |
Autore | ||
Committente | ||
Famiglie e persone | Vescovi Pandolfo (1224-1250) e Giovanni (1259-1283) sono ricordati a proposito dell’ambone. Alessandro Riccardo, vescovo (monumento funebre nel transetto sinistro) Francesco Guastaferro, vescovo (lapide pavimentale) | |
Descrizione | Edificio a pianta longitudinale, suddivisa in tre navate da due file di 8 colonne. Preceduto da portico a tre arcate, e concluso da presbiterio a tre absidi e coperto da tre volte a crociera. Al di sotto del presbiterio si sviluppa una cripta a colonne. | |
Iscrizioni | ||
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego |
La tradizione voleva che la chiesa fosse sorta sulle rovine del tempio di Nettuno. Non suffragata da evidenze di alcun tipo, ne archeologiche né dalle fonti antiche. La tradizione nasce da una iscrizione “MERC”, che però probabilmente ha altra provenienza (cfr. Noheles 1962), così come probabilmente anche il rilievo di Mercurio nel portico. Colonne e capitelli del pronao Architrave del portale principale (fregio con girali d’acanto, pantere e maschere teatrali). Architrave del portale verso il palazzo vescovile. Colonne e capitelli delle navate (e anche alcuni capitelli). Colonne e capitelli della cripta (capitello con foglie d'acqua). Rilievo di Hermes nel portico. Capitello figurato nell’ambone. Pilo dell’acqua santa (capitello con scultura di cane al basamento). blocchi calcarei con frammenti di iscrizione sul fianco destro. blocco calcareo con frammento di iscrizione nel portico. | |
Opere d'arte medievali e moderne | Sculture romaniche sul portico (arcata destra: Genesi; arcata mediana storie di san Pietro dai vangeli apocrifi e dalla leggenda aurea di Jacopo da Varagine) e nei portali. Nella porzione superiore della facciata finestrone inquadrato da colonnette poggianti su leoni stilofori. All’interno: Pergamo e cero pasquale e rilievi di Giona: realizzato dallo scultore Pellegrino sotto il vescovo Pandolfo (1224-1250) e concluso al tempo del vescovo Giovanni (1259-1283). pavimento cosmatesco. Transenne del coro: realizzate dallo scultore Taddeo. Pala dell’altare maggiore (Madonna del Popolo, 1539, attr. Marco Cardisco). Botola con stemma del vescovo Guastaferro (sec. XV) Tomba del vescovo Riccardo (1604) Altari marmorei del XVIII secolo. Scale di accesso alla cripta XVIII. Pavimento cappella del Sacramento XVIII secolo (in maiolica, bottega dei Chiaiese). | |
Storia e trasformazioni | La disposizione liturgica è stata modificata in epoca post-tridentina con l’eliminazione del coro al centro della navata. Mentre i restauri più importanti sono quelli promossi fra il 1729 e il 1759 da Francesco Caracciolo. Altri restauri nel XIX e XX secolo. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | San Leone Magno protegge Sessa | |
Piante e rilievi | Pianta della cripta in Schulz 1860, II, p. 146. Pianta della chiesa in D’Onofrio, Pace 1981, p. 76 (riprodotta in Aceto 1999). | |
Fonti/Documenti | Chronicon Suessanum ab an MCI ad ann. MCCCXLVIII, in Alessio Aurelio Pelliccia, Raccolta di varie croniche diarj, ed altri opuscoli... appartementi alla storia del regno di Napoli, 5 tomi, Napoli 1780-1782, tomo I, pp. 51-8. Caserta, Archivio di Stato, Notarile, notaio Girolamo Sisto, vol. 1758, anno 1598, cc. 50-51: convenzione fra i canonici della Venerabile confraternita del Santissimo Corpo di Cristo di Sessa e i maestri marmomari Giuliano Cioli romano e Geronimo Giannoto per l'erezione della cappella della confraternita nella cattedrale (parzialmente trascritto in Giannattasio 2003, pp. 238-239, nota 72) | |
Bibliografia | Aceto 1999: Francesco Aceto, “Montecassino e l'architettura romanica in Campania: Sant'Angelo in Formis e le cattedrali di Sessa Aurunca e di Caserta Vecchia”, in Desiderio da Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro: il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo, a cura di Felicio Corvese, Caserta 1999, 39-50.
Capomaccio 1995: Cosma Capomaccio, “Monumentum resurrectionis: ambone e candelabro della cattedrale di Sessa Aurunca", Civiltà Aurunca, 11, 1995,32, 7-14.
Capomaccio 2002: Cosma Capomaccio, Monumentum resurrectionis: ambone e candelabro per il cero pasquale; iconografia e iconologia del monumento nella cattedrale di Sessa Aurunca (Caserta), Città del Vaticano 2002.
Capomaccio 1999: Cosma Capomaccio, La basilica cattedrale di Sessa Aurunca, Sessa Aurunca, 1999.
Capomaccio 1999/a: Cosma Capomaccio, “La basilica cattedrale di Sessa Aurunca: iconografia ed iconologia”, in Desiderio di Montecassino e le basiliche di Terra di Lavoro: il viaggio dei Normanni nel Mediterraneo, a cura di Felicio Corvese, Caserta 1999, 65-87.
Castiñeiras González 1994: Manuel Antonio Castiñeiras González, "I poderi sono venduti, a ciò segue l'inganno: per una nuova lettura del programma iconografico del portico della cattedrale di Sessa Aurunca”, Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa, Classe di Lettere e Filosofia, 3.Ser., 24/2-3, 1994, 565-585.
Castiñeiras González 2002: Manuel Antonio Castiñeiras González, “I Loca Sancta nel ciclo di Pietro nella cattedrale di Sessa Aurunca”, in Il cammino di Gerusalemme: atti del II Convegno internazionale di studio (Bari, Brindisi, Trani, 18 - 22 maggio 1999), a cura di Maria Stella Calò Mariani, Bari 2002, 619-632.
Cochetti Pratesi 1958: Lorenza Cochetti Pratesi, “Rilievi nella Catedrale di Sessa Aurunca e lo sviluppo dei marmorari neocampani nel XIII secolo”, Commentari, 9, 1958, 75-87.
D’Onofrio, Pace 1981: Mario D’Onofrio, Valentino Pace, Campania, Milano 1981, 75-95.
De Masi Del Pezzo 1761: Tommaso de Masi del Pezzo, Memorie istoriche degli Aurunci antichissimi popoli dell'Italia e delle loro principali città Aurunca e Sessa, in Napoli, per Giuseppe Maria Severino Boezio, 1761.
Di Lella 1904: Agostino di Lella, Studi di storia e di archeologia medievale neocampana. L’antica cattedrale di Sessa Aurunca: le sculture e i mosaici, Cassino 1904.
Diamare 1906-1907: Giovanni Maria Diamare, Memorie critico-storiche della Chiesa di Sessa Aurunca, 2 volumi, Napoli 1906-1907.
Divenuto 2002: Francesco Divenuto, “Il cantiere 'infinito' delle cattedrali di Sant'Agata dei Goti e di Sessa Aurunca”, in Architettura: processualità e trasformazione, a cura di Maurizio Caperna e Gianfranco Spagnesi, Roma 2002, 209-216.
Giannattasio 2003: Caterina Giannattasio, “Fonti per l'edilizia cinquecentesca di Sessa Aurunca”, in Atlante delle tecniche costruttive tradizionali. Lo stato dell'arte, i protocolli della ricerca, l'indagine documentaria, Atti del I e del II Seminario Nazionale, a cura di Giuseppe Fiengo e Luigi Guerriero, Napoli 2003, 229-239.
Glass 1970: Dorothy Glass, “The archivolt sculpture at Sessa Aurunca”, The Art Bulletin, 52, 1970, 119-131.
Granata 1763: Francesco Granata, Ragguaglio istorico della fedelissima città di Sessa dalla sua antica fondazione sino all'anno MDCCLXIII, [Napoli 1763], poi in Storia sacra della Chiesa metropolitana di Capua, Napoli 1766, II, 187-221.
Libetto 1970: Libetto, “Scoperte nel duomo di Sessa Aurunca”, Arte Cristiana, 58,1970, 27.
Mattei 1884-1885: Pasquale Mattei, “Il duomo di Sessa in Provincia di Terra di Lavoro”, Poliorama pittoresco, anno IX, 1884-1885, 320-330, 339-340, 350-352.
Naldi 2009: Riccardo Naldi, “Il polittico dell'altare maggiore nella cattedrale di Sessa Aurunca e il culto di 'Santa Maria avvocata del popolo'”, in Marco Cardisco, Giorgio Vasari: pittura, umanesimo religioso, immagini di culto, a cura di Riccardo Naldi, Napoli 2009, 74-105.
Noehles 1962: Karl Noehles, “Zur Wiederverwendung antiken Spolienmaterials an der Kathedrale von Sessa Aurunca”, in Festschrift für M. Wegner, Münster 1962, 90-100.
Pepe 1898: Ludovico Pepe, “La cattedrale di Sessa Aurunca”, Napoli Nobilissima, VII, 1898, 55-61.
Sacco 1640: Lucio Sacco, L'antichissima Sessa Pometia. Discorso istorico di D. Lucio Sacco suo cittadino, Seconda inpressione, Napoli, appresso Ottauio Beltrano, 1640, 58-59.
Sasso 2002: Roberto Sasso, “Sessa Aurunca: basilica cattedrale; mostra del capitolo”, Civiltà Aurunca, 18, 45-46, 2002, 63-65.
Schulz 1860: Heinrich Wilhelm Schulz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, II, Dresden 1860, 145-149.
Stornajolo 1895: C. Stornajolo, “I rilievi dell'arco sul portico della cattedrale di Sessa Aurunca: discorso letto nell'adunanza dell'Accademia di Arch. Pont. Rom. il 31 gennaio 1895”, Dissertazioni della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 2, 6, 1895.
Torrieri 1992: Giuseppina Torrieri, “Riuso di elementi della cultura figurativa di tradizione arabo-islamica e problemi di restauro: la cattedrale di Sessa Aurunca e la Abbazia di S. Lorenzo in Aversa”, in Atti del convegno sul tema: presenza araba e islamica in Campania, a cura di Agostino Cilardo, Napoli, 1992, 545-550.
Venditti 1967: Arnaldo Venditti, “La cattedrale di Sessa Aurunca”, in Il contributo dell'archidiocesi di Capua alla vita religiosa e culturale del Meridione: atti del Convegno Nazionale di Studi Storici, promosso dalla Società di Storia Patria di Terra di Lavoro / Società di Storia Patria di Terra di Lavoro, Roma 1967, 219-233.
Villucci 1982: Antonio Marcello Villucci, La Cattedrale di Sessa Aurunca, Suessa Aurunca 1983.
Villucci 1982: Antonio Marcello Villucci, “Note sui materiali di spoglio reimpiegati nella cattedrale di Sessa Aurunca”, Studia Suessana, 3, 1982, 23-30.
Villucci, D’Onofrio, Pace, Aceto 1983: Antonio Marcello Villucci, Mario D’Onofrio, Valentino Pace, Francesco Aceto, La Cattedrale di Sessa Aurunca, Marina di Minturno (Lt) 1983. | |
Link esterni | ||
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 14/04/2012 14:41:06 | |
Data ultima revisione | 02/01/2019 14:13:57 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/4 |