OggettoCimitile, santuario di San Felice
LuogoCimitile
Tipologiacomplesso di basiliche
Nome attualeSan Felice a Cimitile
Immagine
Nomi antichi

Cimiterium, Cimitino

Cronologia

IV sec. a.C.: il territorio risulta frequentato ed è attestato un luogo di culto.

I sec. a.C.: l'imperatore Augusto promuove la centuriazioen dell'agro.

I sec. d.C.: nell'area sorgono alcune ville rustiche.

II-III sec. d. C.: nell'area sorge una necropoli.

III sec. d. C.: nella necropoli viene seppellito il prete Felice, esponente della comunità cristiana di Nola, e la sua tomba diventa luogo di pellegrinaggio.

399-401: il vescovo Paolino di Nola promuove il culto di san Felice e restaura il complesso.

484-523: costruzione dell'edicola con archi mosaicati su colonne antiche intorno alla tomba di Felice.

V-VI sec.: si costruisce la chiesa dedicata a san Tommaso.

fine IX secolo, inizio X: il vescovo di Nola, Leone III, promuove una serie di restauri e trasforma due mausolei tardoantichi in nuovi edifici di culto, dedicati rispettivamente ai Santi Martiri e a San Calonio.

XII secolo: si costruisce il campanile.

XVI secolo: Annibale Loffredo, barone di Castelcicala, edifica a est dell'abitato il convento e la chiesa di San Francesco da Paola.

1631: l'eruzione del Vesuvio e la conseguente attività sismica provocano danni al complesso, che viene restaurato a spese del Capitolo della cattedrale di Nola, che ne deteneva il controllo.

1640: Girolamo I Albertini acquista dal re di Polonia il feudo di Cimitile, dietro pagamento di 6400 ducati.

1675: il preposito Carlo Guadagni riesce a ottenere, dopo una lunga controversia legale, che il complesso basilicale di Cimitile riacquisti la sua autonomia rispetto al capitolo di Nola.

1688: Girolamo II Albertini, principe di Cimitile, concede agli eletti della locale universitas di tenere nella propria taverna le riunioni che fino a quel momento si erano svolte nella chiesa dei Morti. Ristruttura gli edifici del complesso.

XVIII secolo, fine: viene costruita la nuova parrocchiale (architetto Gaetano Barba).

1931: Gino Chierici dà avvio agli scavi archeologici e ai restauri del complesso, proseguiti con alterne vicende fino alla sua morte nel 1961.

1985. il complesso archeologico è aperto al pubblico, ma i lavori di scavo e restauro proseguono.

Autore
Committente

Paolino da Nola (Meropio Ponzio Paolino) restaura i presistenti edifici di culto e costruisce una nuova ampia basilica (Basilica Nova); lastrica inoltre la strada che conduce a Nola, costruisce alloggi per monaci e per i poveri, e restaura l'acquedotto proveniente da Avella. Alla sua morte, nel 431, viene sepolto presso la tomba del martire Felice.

Leone III vescovo di Nola

L'arcidiacono Francesco Albertini ristruttura nel XVI secolo  il portale di accesso al complesso (Arco Santo) e vi fa affiggere una lapide (cfr. infra, Iscrizioni).

Girolamo II Albertini ristruttura la basilica di San Felice.

Carlo Guadagni

Famiglie e persone

Paolino da Nola

famiglia Albertini

Carlo Guadagni

Descrizione

Il complesso è composto da una serie numerosa di edifici sacri, comprendente diversi luoghi di culto: il sacello di San Felice (aula ad corpus), la chiesa di San Giovanni (sorta sui resti della Basilica Nova edificata da Paolino da Nola), la chiesa di San Tommaso, le cappelle dei Santi Martiri e di San Calonio, quella di Santa Maria degli Angeli, e i resti di una altra cappella adiacente alla Basilica Nova.

 

Basilica di San Tommaso: costruita tra VI e VII secolo, è un'aula rettangolare, con resti affreschi del XIV, XVII e XIX secolo.

 

Cappella dei Santi Martiri: si tratta di un mausoleo funebre tardoantico con volta a crociera, di cui si conservano ancora le murature, trasformato in cappella dal vescovo di Nola Leone III. Tra la fine del XVI e la prima metà del XVII era dedicata all'Annunziata. L'ingresso è preceduto da un prezioso protiro con volta a botte sorretta da mensole in marmo, sulle quali è incisa la dedicazione (LEO TERTIUS EPISCOPUS FECIT). All'interno affreschi di varie epoche, dal III al XIII secolo.

 

Basilica di San Felice: è l'edificio principale, dove si conserva la tomba del martire, ma risulta oggi di difficile lettura a causa delle numerose stratificazioni succedutesi nei secoli, e dei lavori di liberazione intrapresi da Gino Chierici a inizio XX secolo. Il nucleo è la tomba di San Felice, chiusa da una transenna sporgente dal pavimento e circondata da una edicola quadrangolare con tre archi per lato, rivestiti di mosaici, e sostenuti da colonne antiche di reimpiego. Oltre ai mosaici, si conservano anche lacerti di affreschi.

 

Cappella di San Calionio: è un ex mausoleo funebre tardoantico trasformato in cappella nella seconda metà del VI secolo, e successivamente restaurato dal vescovo Leone III. Nuovi lavori furono realizzati fra 1675 e 1688 dal preposito Carlo Guadagni. Conserva resti di affreschi medievali.

 

Cappella di Santa Maria degli Angeli: è un ambiente coperto da volta a crociera nel quale si conservano due colonne e l'epigrafe del diacono Reparato (+553). Affresco raffigurante la Vergine con il Bambino, con inscritta data, parzialmente danneggiata leggibile in 1344 o 1384.

 

Basilica Nova (poi San Giovanni): si tratta della nuova aula costruita da Paolino da Nola intorno alla tomba del martire Felice, e inglobante il primitivo luogo di culto. Era un'aula rettangolare a tre navate suddivise da file di colonne, con soffitto a cassettoni. Le pareti erano affrescate con scene del Vecchio Testamento illustrate da tituli.  Candelabri erano appesi alle colonne e al soffitto, e una grande croce pendeva davanti all'altare. Danneggiata da un'alluvione agli inizi del VI secolo, parte delle strutture rimaste in piedi, in particolare la tricora, nell'VIII secolo sono riutilizzate come nuovo edificio di culto, nel quale si conservano trace del celebre mosaico absidale descritto da Paolino (Lettera 32) e raffigurante una grande croce gemmata circondata da un cielo stellato e dodidici colombe; in basso i quattro fiumi del paradiso scorrevano dalle pendici di un monte e si trovava l'Agnus Dei, verso il quale convergevano due teorie di sei agnelli. Si conservano anche lacerti della decorazione marmorea a opus sectile (in porfido rosso, serpentino, rosso antico, pavonazzetto e giallo antico) delle pareti e del pavimento. Lacerti di afreschi a strati sovrapposti.

 

Basilica di Santo Stefano: l'edificio era già esistente all'epoca della grande inondazione del VI secolo, quando subì danni e fu restaurata. Nuovi restauri risalogno al XII e al XIII secolo. Nel 1551 risulta dedicata a Santo Stefano e al Crocifisso. Interno a navata unica con tetto a capriate, l'abside è inquadrata da due colonne antiche con fusto scanalato e capitelli corinzi. Lacerti di afffreschi in strati sovrapposti.

Iscrizioni

Sul protiro di ingresso alla cappella dei Santi Martiri: LEO TERTIUS// EPISCOPUS FECIT.

 

Francesco Albertini, preposito della basilica dal 1530 al 1569, fa apporre iscrizione al'esterno dell'Arco Santo che segnava l'ingresso al complesso: 

SISTE GRADVM QVAMVIS PROPERES ENSISTE VIATOR / TE COGAVIT PIETAS RELLIGIOQVE LOCI / INGREDERE ER CINERI MANIBVS DA LILIA PLENIS / FELICIS, FELIX POSCE, ET HABEBIS ITER / QVEMQVE AVGVSTINVS PAVLINVS BEDAQVE LIBRIS / CONCELEBRANT FLEXO TV VENERARE GENV / INGREDERE AT MV[N]DO CORDE ET SIMVL EXCVTE PLANTAS / SANCTORVM QVANDO CORPORSA MILLE PREMAS / FRANC. ALBERT. ARCHID. ET COEMIT. PRAEP. NE  / TRANSIEN TAM SACRA LOCA NO[N] HONORASSES HOC / VOLEBAM NESCIVS NE ESSES VALE VIATOR.

Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Colonne dell'edicola di San Felice.

Lastra marmorea sulla tomab di San Felice.

sarcofago con il mito di Persefone (riutilizzato da un membro della famiglia Del Giudice di Nola)

sarcofago con il mito di Endimione (oggi nell'antiquarium)

urna strigilata

vaschetta in alabastro

cratere marmoreo

bacino di fontana

lastra con ghirlanda e bucrani

lastra a girali reimpiegata nella tomba di san Felice

lastra con decorazione a canbelabra

lastra con fregio d'armi

 

 

Opere d'arte medievali e moderne
Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi

Pianta del santuario in Bertaux 1904.

Fonti/Documenti
Bibliografia

Avella 1998: Leonardo Avella, Fototeca Nolana. Archivio d’immagini dei monumenti e delle opere d’arte della città e dell’agro, Nola 6. Territorio nord-ovest; sud-est. Cimitile 1, Napoli 1998.

 

Belting 1962: Hans Belting, Die Basilica dei SS. Martiri in Cimitile und ihr frühmittelalterlicher Freskenzyklus, Wiesbaden 1962.

 

Bertaux 1904: Émile Bertaux, L’art dans l’Italie Méridionale, tome premier: De la fine de l’Empire Romain à la Conquête de Charles d’Anjou, Paris 1904.

 

Braccio Bustamante 1734: Paolo Braccio Bustamante, Relazione Di tutto ciò che si venera nel Santuario di Cimitino, detto S. Felice in Pincis, e modo di visitarlo, con un compendio delle Vite di S. Felice Martire, e S. Paulino Vescovo di Nola [...], Napoli 1734.

 

Brandenburg, Ermini Pani 2003:  Cimitile e Paolino di Nola. La tomba di S. Felice e il centro di pellegrinaggio. Trent’anni di ricerche, (Atti della giornata tematica dei Seminari di Archeologia Cristiana, École Française de Rome, 9 marzo 2000) a cura di Hugo Brandenburg, Letizia Ermini Pani, Città del Vaticano 2003.

 

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Ebanista 1997/a: Carlo Ebanista, Il complesso basilicale di Cimitile- note di storia, arte e religiosità popolare, Napoli-Roma 1997.

 

Ebanista 1997/b: Carlo Ebanista, "La basilica nova di Cimitile. Resti del pavimento e della decorazione absidale in opus sectile", in Atti del IV Colloquio AISCOM, (Palermo 9-13 dicembre 1996), a cura di R. M. Carra Bonacasa, F. Guidobaldi, Ravenna 1997, 645-664.

 

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Ebanista 1998: Carlo Ebanista, "I mosaici parietali nell'edicola della basilica di S. Felice a Cimitile: tratti inediti e contesto", in Atti del V Colloquio AISCOM, (Roma 3-6 novembre 1997), a cura di F. Guidobaldi, A. Paribeni, Ravenna 1998,  409-434.

 

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Ebanista, Fusaro (2001) 2010: Carlo Ebanista, Filomena Fusaro, Cimitile, guida al complesso basilicale ed alla città, (Cimitile 2001) nuova edizione ampliata e aggiornata Cimitile 2010.

 

Ferraro 1644: Andrea Ferraro, Del Cemeterio Nolano con le vite di alcuni Santi che vi furono sepeliti, (Napoli  1644), ed. a cura di Carlo Ebanista, Castellammare di Stabia 1993.

 

Guadagni 1676: Carlo Guadagni, Breve relatione, e modo di visitar il S. Cimiterio, e le Cinque Basiliche di S. Felice in Pincis, or terra di Cimetino [...], (Napoli 1676), ed. a cura di Carlo Ebanista, Cimitile 2010.

 

Guadagni 1688: Carlo Guadagni, Nola Sagra, (Napoli 1688), edizione a cura di Tobia R. Toscano, Napoli 1991.


Jacazzi 2011: Danila Jacazzi, “Le basiliche paleocristiane di Cimitile nella cultura architettonica dell’Ottocento”, in Materia Cimitile. Memoria di segno, misura di storia, Atti della 20. settimana della cultura scientifica e tecnologica del MIUR: Parco Urbano del Complesso Archeologico Tardoantico, Paleocristiano e Altomedievale (Cimitile 18-23 ottobre 2010),  a cura di Danila Jacazzi, Saverio Carrillo, Pasquale Petillo, Napoli 2011.

 

Manzi 1960: Pietro Manzi, Carlo Guadagni e le basiliche di Cimitile, Rapallo 1960.

 

Mercogliano 1988: Arcangelo Mercogliano, Le basiliche paleocristiane di Cimitile, Roma 1988.

 

Mercogliano, Ebanista 2003: Arcangelo Mercogliano, Carlo Ebanista, “Gli scavi degli anni Cinquanta e Sessanta nel complesso basilicale di Cimitile. Documenti inediti e nuove acquisizioni”, Rendiconti dell’Accademia di Archeologia, Lettere e Belle Arti in Napoli, LXXII, 2003, 167-273.

 

Pani Ermini 1993: Letizia Pani Ermini, “Cimitile”, in Enciclopedia dell’arte medievale, IV, Roma 1993, 790-794.

 

Remondini 1747-1757: Gianstefano Remondini, Della nolana ecclesiastica storia alla santità di nostro signore ... Benedetto 14. dedicata dal padre D. Gianstefano Remondini ... tomi 1-3. In Napoli, nella stamperia di Giovanni di Simone, 1747-57. [tomo Itomo IItomo III].

 

Sampaolo 1994: Valeria Sampaolo, “Cimitile”, in Enciclopedia dell’arte antica, II Supplemento, vol. II, Roma 1994, 143-144.

Link esterni

Sito ufficiale del comune di Cimitile, con storia e descrizione delle basiliche: http://www.comune.cimitile.na.it

SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione01/02/2013 11:55:05
Data ultima revisione11/11/2016 18:24:57
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/312