OggettoAversa, Cattedrale
LuogoAversa
Tipologiachiesa cattedrale (esistente)
Nome attualeSan Paolo Apostolo
Immagine
Nomi antichi

San Paolo Apostolo

Cronologia

1053-1078: fondazione.

1090: completamento della prima fase.

1127-1135: nuova fase costruttiva a opera del principe Roberto II

1145: un incendio devasta la cattedrale.

1255, 3 giugno: Alessandro IV consacra il nuovo altare maggiore.

1474-93: costruzione della torre campanaria per volere del vescovo Giovanni Paolo Vassallo.

XIV secolo: restauri alla cupola ottagonale.

1630: nel transetto sinistro viene costruita una copia in scala della Santa Casa di Loreto.

1702-1714: il corpo longitudinale della cattedrale viene ammodernato dall’architetto romano Carlo Buratti per conto del vescovo Innico Caracciolo.

Autore

Rifacimento settecentesco: Carlo Buratti.

Committente

Prima fondazione voluta dal principe Riccardo (+1078).

Completamento (1090 circa) a opera di suo figlio Giordano.

Terza fase (1127-1135): principe Roberto II.

Ricostruzione settecentesca (1702-1714): vescovo Innico Caracciolo.

Famiglie e persone

Riccardo

Giordano

Roberto II

Innico Caracciolo

Carlo Buratti

Alessio Simmaco Mazzocchi

Descrizione

La Cattedrale si erge libera su tre lati: le fiancate e le parti alte conservano ancora la muratura di età medievale, mentre risale al rifacimento settecentesco il prospetto, suddiviso in tre campate, di cui la centrale aggettante, e articolato da paraste giganti di ordine corinzio. A destra facciata si eleva la torre campanaria, costruita nel XV secolo e rimaneggiata nel XVIII.

All’interno la chiesa si presenta suddivisa in tre navate separate da ampi pilastri. Oltre la navata laterale sinistra si aprono quattro cappelle quadrangolari, mentre in corrispondenza di quella destra sono ambienti diversi. Il transetto risulta suddiviso in due corpi, un transetto minore, in corrispondenza dell’ultima campata della navata, e uno maggiore, in corrispondenza della cupola della crociera. Il transetto maggiore di sinistra è interamente occupato dal volume della Santa Casa, replica seicentesca di quella lauretana.

La parte certamente più interessante dell’edificio, e quella su cui più si sono appuntate le attenzioni degli studiosi, è il profondo coro semicircolare circondato da ampio deambulatorio voltato a crociera e con cappelle radiali semicircolari aggettanti all’esterno.

Iscrizioni

Sul portale laterale:

PRINCEPS IORDANVS RICHARDO PRINCIPE NATVS / QVAM PATER INCEPIT PRIVS / IMPLENDA RECEPIT

 

Iscrizione già su altro portale, adesso dispersa (da Summonte 1602, III, p. 232):

VVLTV IVCVNDO ROBERTO DANTE SECVNDO / PVLCHRA FIT HAEC EXTRA SATIS / INTVS ET AMPLA FENESTRA.

Nel campanile:

RAYNVLPHO / PRINCIPI GENTIS NORTHMANNORVM / QVI SE MILITE AC DVCE / MARSORVM POTITVS COMITATV / GRAECIS HOSTIBVS DEVICTVS / CVM CAMPANIS PRINCIPIBVS / LONGOBARDIS / FOEDERE FIRMATO / ANNO CIRCITER / MILLESIMO VIGESIMO SECVNDO / PRIMVS VRBEM CONDIDIT AVERSAM / TVRRIBVS ARCE MOENIBVS QVE / EXTRVCTIS / EAM QVE APERTO AVXIT ASYLO / ET DITIONE GARGANI MONTIS / ARMIS COMPARATA / APPVLIS QVE / IN DEDITIONEM RECEPTIS / AVERSANVM INSTITVIT COMITATVM / REBVS QVE OMNIBVS / ET BELLI ET PACIS / PRAECLARE GESTIS / AVERSAE TANDEM ANNO / MILLESIMO QVADRAGESIMO SEPTIMO / FATO CONCESSIT / HOC A MAJORIBVS POSITVM / MONVMENTVM / SED TEMPORIS VI ATQVE / INJVRIA DISJECTVM / ERVTVM QVE EX RVDERIBVS / VETVSTI TEMPLI MAJORIS / IN APERTVM HVNC / HONESTIOREM QVE LOCVM / PONI CVRACERE / ORDO POPVLVSQVE AVERSANORVM / A. AE. CHRISTIANAE MDCCLXII.

 

Stemmi o emblemi araldici

Stemma nel campanile.

Elementi antichi di reimpiego

Ai tre angoli liberi del campanile sono incastonate 8 colonne e altrettanti capitelli antichi. Nei due angoli liberi sono due terne di colonne con capitelli corinzi: un gruppo con colonna centrale in marmo bianco e laterali in granito grigio, l'altro gruppo di colonne con due fusti contigui in granito grigio e il terzo in marmo; nei due restanti spigoli sono rispettivamente una colonna in marmo grigio con capitello cubico, e una colonna in cipollino con capitello ionico

Opere d'arte medievali e moderne

Navata destra:

Vergine e San Bonaventura, 1710, tela di Francesco Solimena.

Cappella del Capitolo: pala d’altare con Madonna col Bambino, XVII sec., attr. Michele Ragola. 

Cappella della reliquie, 1637: affreschi, cartigli e reliquiari.

 

Transetto grande destro:

altare marmoreo della famiglia Lucarelli (1563);

Crocifissione e Santo Stefano, 1452, pala di Giacomo Andrea Donzelli.

 

Presbiterio:

Cattedra episcopale (1493) commissionato dal vescovo Giovanni Paolo Vassallo;

cona marmorea di Luigi Vanvitelli;

pala d’altare con Conversione di San Paolo, 1642, di Carlo Mercurio;

affreschi della volta con episodi della vita di San Paolo, 1857-1858, di Camillo Guerra.

 

Deambulatorio:

lacerti di affreschi (XV sec.);

portale marmoreo degli ebdomadari, con lunetta e protomi umane (XI sec.);

frammento di rilievo con cavaliere (forse San Giorgio e il drago, XI sec.);

altro frammento con elefante e due leoni (XI sec.);

monumento funebre del vescovo Balduino de Balduinis (+ 1582);

monumento funebre (sec. XIV) su colonne marmoree antiche;

monumento funebre del vescovo Giorgio Manzolo (1591);

Madonna col Bambino (1495), dipinto di Cristoforo Faffeo;

monumento funebre del filosofo Luca Prassicio (XVI sec.); 

Pala di San Donato, probabilmente proveniente dalla chiesa dell'Annunziata;

lastra terragna di Paolo Merenda (post 1544);

rilievo con San Giovanni Evangelista (XVI sec.);

rilievo di San Paolo (XVI sec.) proveniente dalla chiesa di San Domenico.

 

Transetto sinistro:

Crocifissione (1770);

affreschi di Carlo Mercurio (XVII sec.);

Santa Casa di Loreto (1630, architetto Giuseppe De Majo).

 

Transetto minore sinistro (cappella del Sacramento):

monumento funebre del cardinale Innico Caracciolo, realizzato nel 1736 da Paolo Posi e Pietro Bracci su progetto di Filippo Barigioni, con epigrafe composta da Alessio Simmaco Mazzocchi

 

Quarta cappella sinistra: crocifisso ligneo (metà XIII sec.) su tela del XVIII.

Storia e trasformazioni

Fondata nell’XI secolo, la Cattedrale di Aversa ha subito numerosi rifacimenti. Nel 1145 un incendio devasta l’edificio. Lavori di ricostruzione sono documentati un secolo dopo, quando viene riconsacrato l’altare maggiore nel 1255. Danni all’edificio vengono apportati dai terremoti del 1349, nel 1456, 1457, 1464, 1468 e soprattutto 1494, quando crolla parte della  torre campanaria a lato della cupola centrale.

Danni consistenti vengono infine apportati dai terremoti del 1694 e del 1702: è probabilmente a causa della necessità di intervenire sulle strutture che il vescovo Innico Caracciolo ne commissiona il rifacimento quasi integrale, in forme moderne, all’architetto romano Carlo Buratti.

Intorno al 1857-59 il vescovo Domenico Zelo promuove la risistemazione del presbiterio con la decorazione della volta e la pavimentazione marmorea.

Le campagne di restauro intraprese nei primi anni del XX secolo hanno eliminato completamente le decorazioni settecentesche dal deambulatorio, per riportarne in luce le strutture più antiche. Nuovi restauri sono stati intrapresi nel 2010.

Note

La data esatta della fondazione del duomo è ancora incerta, poiché si basa essenzialmente sull’iscrizione dedicataria del principe Giordano (sul portale laterale, cfr. Iscrizioni), il quale nel 1090 circa dichiarava di avere portato a compimento la costruzione iniziata dal padre Riccardo. Va comunque circoscritta fra il 1053, anno nel quale viene consacrato il primo vescovo di Aversa, e il 1078, anno di morte del principe Riccardo.

Il deambulatorio riflette l’importazione di modelli transalpini e anglonormanni. In Italia meridionale altri esempi coevi al caso di Aversa sono i deambulatori della Cattedrale di Acerenza e dell’abbazia della Trinità di Venosa, entrambi in Lucania.

Fonti iconografiche

La rappresentazione più antica della Cattedrale è nella pala di San Sebastiano di Angelillo Arcuccio, del 1468: vi si scorge ancora la torre campanaria a lato della cupola centrale.

Piante e rilievi
Fonti/Documenti

Per la demolizione del campanile vecchio, il 9 gennaio 1492, «con gran festa foro sparate bombarde, e sonate tutte le campane, e si ferno le processioni con grande sollenitade»; il successivo 1 ottobre «lo detto Episcopo se trovò a fare la processione, e vedere ponere la prima petra». L'inaugurazione, il 21 settembre 1493 coincise con la  messa in opera della campana grossa «e sende fatta grande allegrezza e sonare campane» (Guarino 1780, p. 211).

Bibliografia

Borsi 2000: Stefano Borsi, “Intorno alla cattedrale di Aversa: culto locale tra Normanni e papato”, Archivum historiae pontificiae, 38, 2000, 15-21.

 

Cattedrale di Aversa 1990: La cattedrale nella storia. Aversa 1090-1990 nove secoli d’arte, catalogo della mostra a cura di Ugo Chiaiese e Giuseppina Torriero, Aversa 1990.

 

Gallo 1927: Il codice normanno di Aversa, edizione a cura di Alfonso Gallo, Napoli 1927.

 

Guarino 1780: Guarino Silvestro di Aversa, Diario, in Raccolta delle varie croniche, diari, et altri opuscoli [...] appartenenti alla storia del regno di Napoli, vol. I, Napoli 1780.

 

D'Onofrio 1991:Mario D'Onofrio, "Aversa", in Enciclopedia dell'arte medievale, Roma 1991.

 

D’Onofrio 1993: Mario D’Onofrio, “Precisazioni sul deambulatorio della cattedrale di Aversa”, Arte medievale, 2.Ser., 7, 1993, 65-79.

 

D’Onofrio, Pace (1981) 1997: Mario D’Onofrio, Valentino Pace, La Campania, Milano 1981, 209-217.

 

Fabozzi 1770: Ferdinando Fabozzi, Istoria della fondazione della città di Aversa, Napoli 1770.

 

Gallo 1938: Alfonso Gallo, Aversa normanna, Napoli 1938. 


Grimaldi 2010: Anna Grimaldi, La decorazione del duomo di Aversa in età moderna: storia di una committenza tra aristocrazia e clero, Napoli 2010.

 

Jacazzi 1995: Danila Jacazzi, Aversa. Dieci secoli di storia, Aversa 1995.

 

Navarro 1993: Fausta Navarro, “Ferrante Maglione, Alvaro Pirez d'Evora ed alcuni aspetti della pittura tardogotica a Napoli e in Campania”, Bollettino d'arte, 78, 1993,  55-76.

 

Pace 1995/a: Valentino Pace, “Der Dom von Aversa: Misserfolg eines Baukonzepts und seines Concepteur”, in Fuer irdischen Ruhm und himmlischen Lohn: Stifter und Auftraggeber in der mittelalterlichen Kunst; Beat Brenk zum 60. Geburtstag, a cura di Hans-Rudolf Meier, Carola Jaeggi, Berlin  1995, 108-115. 


Pace 1995: Valentino Pace, “La sconfitta di un modello e del suo progettista: la cattedrale di Aversa”, Napoli nobilissima, s. IV, 34, 1995, 123-129.

 

Pace 2002: Valentino Pace, “La scultura della cattedrale di Aversa”, Rivista dell'Istituto Nazionale d'Archeologia e Storia dell'Arte, 3.Ser., 25, 2002, 57, 231-257. 


Pace 2003: Valentino Pace, “Nuovi spazi e nuovi temi nella scultura italo-meridionale della prima età normanna”, in Medioevo: immagine e racconto, a cura di Arturo Carlo Quintavalle, Milano 2003, 265-277. 


Parente 1845: Gaetano Parente, Cenno storico sulla cattedrale di Aversa, Napoli 1845.

 

Parente 1857: Gaetano Parente, Origini e vicende ecclesiastiche della città di Aversa, Napoli 1857.

 

Pezone 1996: Maria Gabriella Pezone, “Una rifattione settecentesca: i lavori alla cattedrale di Aversa (1702 - 1714)”, in Dal Barocco al Razionalismo. Studi di architettura, a cura di Alfonso Gambardella, Napoli 1996, 247-264.

 

Pezone 2008: Maria Gabriella Pezone, Carlo Buratti. Architettura tardo barocca tra Roma e Napoli, Firenze 2008.

 

Ranucci, Tenenti 2003: Mara Ranucci, Massimo Tenenti, Sei riproduzioni della Santa Casa di Loreto in Italia: Aversa, Parma, Catania, Venezia/San Clemente, Venezia/San Pantalon, Vescovana, Loreto 2003.

 

Rascato 1992: Ernesto Rascato, “Aversa normanna nel IX centenario della cattedrale”, Arte cristiana, N.S. 80, 1992, 211-212.

 

Scavizzi 1962: Giuseppe Scavizzi, “Nuovi affreschi del '400 campano”, Bollettino d'arte, 4.Ser., 47,1962, 196-206. 


Schulz 1860: Heinrich Wilhelm Schulz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresden 1860, II, 189-198.

 

Simi 1969: Emma Simi, “Il deambulatorio del duomo di Aversa. Il problema cronologico e stilistico nel processo di evoluzione delle volte a crociera ogivali dell’area europea”, Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Macerata, II, 1969, 223-310.

 

Summonte 1602: Giovanni Antonio Summonte, Istoria del Regno di Napoli, in Napoli, appresso Io. Iacomo Carlino, 1602.

 

Urban 1996: Guenter Urban, “Der Normannendom von Aversa: Untersuchungen zur Baustruktur”, in Kunst im Reich Kaiser Friedrichs II. von Hohenstaufen, Akten des Internationalen Kolloquiums; (Rheinisches Landesmuseum Bonn, 2. bis 4. Dezember 1994), a cura di Kai Kappel e Dorothee Kemper, Muenchen 1996, 94-105. 


Valentiner 1953: William R. Valentiner, “The Relief of Aversa”, The Art Quarterly, 16, 1953, 181-194.

Link esterni
SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione31/05/2012 13:12:42
Data ultima revisione20/12/2018 17:16:42
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/30