| Oggetto | Capua, chiesa dell'Annunziata | |
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| Luogo | Capua | |
| Tipologia | chiesa (esistente) | |
| Nome attuale | chiesa della Santissima Annunziata | |
| Immagine | ![]() | |
| Nomi antichi | chiesa della Santissima Annunziata | |
| Cronologia | 1318-1320: fondazione. 1323: lascito testamentario a favore dell'Annunziata (Marino 2003, p. 4). 1369: L'ospedale dell?Annunziata di Capua vende un mulino sul Garigliano (Marino 2003, p. 4) 1395: lascito testamentario di Antonello di Capua a favore dell'Annunziata (Pergamene di Capua 1958, n. CCXLIV, pp. 96-97; cit. da Marino 2003, p. 4) 1464 contratto dell'università per la costruzione dei locali dell'ospedale 1514: 8 febbraio 1514 vengono dati a la Nunciata. Donati per la fabrica de la tribuna docati 5? (Manna 1588, c. 88v; Cancelleria, 6, f. 33) 1515: Il 22 febbraio 1515 la città dona all'Annunziata 15 ducati (Manna 1588, c. 88v; Cancelleria 7, f. 44) 1531: il 6 giugno 1531 si decide la ricostruzione della chiesa angioina secondo lo modello, e disegno che venerà da Roma (Manna 1588, c. 60v; Cancelleria 14, f. 44). 1531: pagamento a mastro Batista Fiorentino abitante in Roma per caparro de lo modello de la fabrica de la ecclesia et campanile e più altro ad Tugio Ogliararo per portatura de dicto modello da Roma (Giorgi 1990, p. 29, nota 5); 1535: Il 3 aprile 1535 viene concluso per lo consiglio che tutta quella quantità de cavalli che si trovavano in potere de la Città si detteso a detta ecclesia [dell'Annunziata] per la fabrica (Manna f. 88v; cfr. Cancelleria, 14, f. 84). 1538: nuovo progetto redatto da un anonimo mastro Architettore de Napole (Manna 1588, c.61r; Cancelleria 15, f. 38); molto probabilmente si tratta di Attendolo (Giorgio 1990; De Rosa 2001). 1552: si realizza arco della tribuna in piperno (Manna 1588, c. 61v; Giorgi 1990, p. 35, nota 10). Altri pagamenti nel 1554-55 sempre per piperni. 1581: interviene Benvenuto Tortelli (Giorgi 1990). 1588: la chiesa è probabilmente ultimata, poiché viene definita magnificata di Fabrica (Giorgi 1990, nota 32). 1616-1621: realizzazione del soffitto cassettonato e dei dipinti che lo decorano (Porzio 2017-2018). 1684: la Curia Arte decreta il rifacimento della cupola. 1755: si realizzano opere a completamento degli altari e del cassettonato ligneo (Giorgi 1990, nota 36). sec. XVIII, fine: nuovi lavori nella cupola, nella sagrestia e nel conservatorio diretti dall'ingegnere Francesco Gaspari (Giorgi 1990). | |
| Autore | Dopo un primo progetto (1535) portato da Roma e opera di un non meglio identificato Giovan Battista fiorentino (forse Giovan Battista da Sangallo; cfr. Giorgi 1990, p. 29, nota 5), nel 1538 si ricorre a un ignoto "mastro Architettore de Napole". Dal 1555 al 1581 la fabbrica viene proseguita sotto la guida di Ambrogio Attendolo. Nel 1581 interviene Benvenuto Tortelli. | |
| Committente | La chiesa e l?ospedale erano di patrocinio della città. | |
| Famiglie e persone | ||
| Descrizione | Chiesa a navata unica con quattro cappelle per lato. Segue un presbiterio quadrato coperto a cupola e un coro rettangolare. Dal coro si accede alla sagrestia, e da qui al campanile, collocato sul retro dell?edificio. La facciata è scandita da quattro paraste corinzie che reggono timpano triangolare. Sul fianco sinistro della chiesa paraste corinzie binate attraversate da due fasce orizzontali a opus reticulatum (moderno). La cupola ha alto tamburo con finestre rettangolari timpanate alternate a paraste binate che reggono cornicione a mensole; sopra la trabeazione d'imposta piccolo attico con finestre centinate. | |
| Iscrizioni | ||
| Stemmi o emblemi araldici | ||
| Elementi antichi di reimpiego | Tutto il basamento è in calcare proveniente dall?anfiteatro di Capua vetere (cfr. infra, Documenti). Nel basamento del fianco sinistro è inserito un blocco con tracce di finto paramento isodomo che A. Palmentieri (comunicazione orale) ritiene proveniente da un antico monumento funerario.
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| Opere d'arte medievali e moderne | Pitture settecentesche sugli altari e nel soffitto della chiesa. Coro ligneo intagliato (XVI secolo). Altare maggiore in marmi mischi (XVIII secolo). Proviene dai locali dell'annesso ospedale il gruppo ligneo dell'Annunciazione (1470 ca.) ora al Museo Campano di Capua. | |
| Storia e trasformazioni |
Architetto della chiesa risulta essere, dal 1555 al 1581 Ambrogio Attendolo (Giorgi 1990, p. 37). È Attendolo a spiegare che la fascia a opus reticolatum doveva estendersi a tutto il fianco, ma che poi non venne proseguita per motivi economici, preferendo un paramento intonacato ritmato dalle paraste. Altro caso di opus reticulatum moderno è a Napoli nel cosiddetto palazzo del Panormita a Nido. Nel 1581 si stavano ponendo in opera le finestre in corrispondenza delle cappelle interne. Le maestranze ritengono il disegno di Attendolo inadeguato e il bastoniero dell'Annunziata invia il disegno a Napoli per sottoporlo ad esperti, che lo bocciano. Il nuovo progetto viene mostrato a Benvenuto Tortelli, Pignalosa Cafaro, e Vincenzo della Monica ingegnieri Napolitani et anco a Don Marco et Don Valerio chierici regolari, e tutti lo approvano. Don Marco e Don Valerio sono i teatini Marco Palescandolo e Valerio Pagano.
Nel 1562 si manifestano i primi dissesti alla chiesa, che dovettero aggravarsi nel tempo poiché nel 1574 intervengono in sopralluogo i cinque amministratori della città, il commissario delle Regie Strade Galeota e gli ingegneri Ambrogio Attendolo e Giacomo Frisone ad effetto di far molto bene rivedere la fabrica et cupola di detta chiesa, la quale secondo il giuditio del signor barone Martirano minacciava rovina (Giorgi 1990, p. 39; e documenti a pp. 90, 91). Nel 1581 interviene Benvenuto Tortelli (Giorgi 1990/a). Nel 1583 la costruzione delle parti murarie è quasi ultimata e si chiede preventivo per le carpenterie del tetto: si decide di realizzare una intempiatura a cassettoni, che però viene realizzato soltanto fra 1616 e 1619, quando l?interno della chiesa viene aggiornato al gusto corrente. Nel convento attiguo era attivo il domenicano Fra Giuseppe Nuvolo. | |
| Note | ||
| Fonti iconografiche | ||
| Piante e rilievi | Rilievo della pianta in Giorgi 1990, p. 31; Pane, Filangieri 1990. | |
| Fonti/Documenti | Nel 1531 viene concluso per lo consiglio [della città di Capua] che per la fabrica di detta Ecclesia sialicito alli mastri pigliare, e fare pigliare delle pietre delli borlasci di quelle che sono in terra, acciò non se roini l'edificio (Mannna 1588, c. 60v, che rimanda a ACC, Cancelleria 14, f. 50); il 6 ottobre 1569 si decide che tutte le rotture de pietre de li borlasci siano de la Nuntiata per farne calcare de calce (Manna 1588, p. 62, che rimanda a ACC, Cancelleria 25, f. 158). I documenti relativi al cassettonato sono pubblicati in Porzio 2017-2018. | |
| Bibliografia | De Rosa 2001: Daniela De Rosa, "La chiesa dell'Annunziata di Capua: contributo storiografico e nuovi documenti", Capys, 34, 2001, 131-148.
De Rosa, Fusco 2004: Daniela De Rosa, Luigi Fusco, "Opere perdute... e ritrovate della chiesa dell'Annunziata di Capua", Capys, 37, 2004, 47-55.
Di Resta 1985: Isabella Di Resta, Capua, Roma-Bari 1985.
Garofano Venosta 1966: Salvatore Garofano Venosta, Antichi ospedali di Capua, Aversa 1966.
Giorgi 1990: Lucia Giorgi, Architettura religiosa a Capua. I complessi della SS. Annunziata, S. Maria e S. Giovanni delle Dame Monache, Roma 1990.
Giorgi 1990/a: Lucia Giorgi, "L?intervento di Benvenuto Tortelli nel monastero benedettino di Santa Maria della Dame Monache a Capua", Atti dell?Accademia Pontaniana, N.S., 39, 1990, 91-108. Granata 1752-1756: Francesco Granata, Storia civile della fedelissima città di Capua, 3 voll., in Napoli, nella stamperia Muziana, 1752-1756 [vol. 1-2; vol. 3].
Manna 1588: Gian Antonio Manna, Prima parte della cancellaria de tutti privilegii, capitoli, lettere regie, decreti, conclusioni del consiglio et altre scritture della fedelissima città di Capua dall'anno 1109 insino all'anno 1570. Ridotte per ordine d'alfabeto per il magnifico Gian Antonio Manna cittadino del regimento di detta città, Neapoli, apud Horatium Salviani 1588, 58r-62r.
Marino 2003: Salvatore Marino, "L?Annunziata di Marcianise nel Tardo Medioevo (1336-1513)", Quaderni Meridionali, 33-34, 2003, 47-78. Monaco 1630: Michele Monaco, Sanctuarium Capuanum, opus in quo sacrae res Capuae et per occasionem plura, tam ad diuersas ciuitates regni pertinentia, quam per se curiosa continentur. Collectore Michaele Monacho, Neapoli, apud Octavium Beltranum, MDCXXX. Pacelli 1984: Vincenzo Pacelli, "Testimonianze, considerazioni e problemi di restauro sui dipinti seicenteschi dell'Annunziata di Capua", Ricerche sul '600 napoletano, 3, 1984, 85-119. Pergamene di Capua 1958: Le pergamene di Capua, a cura di Jole Mazzoleni, Napoli 1958.
Pergamene di Montevergine 1956-1962: Abbazia di Montevergine. Regesto delle pergamene, a cura di Giovanni Mongelli, 7 volumi, Napoli 1956-1962.
Porzio 2017-2018: Giuseppe Porzio, "Il soffitto della chiesa dell'Annunziata a Capua. Nuovi documenti e precisazioni (e una nota su Giovanni Bernardino Azzolino)", Ricerche sull'arte a Napoli in età moderna. Saggi e documenti, 2017-2018, 102-121
Senatore 2016: Francesco Senatore, "Capua nel Quattrocento: la cura degli spazi e dei cittadini", in Giovanni Vitolo (a cura di), Città, spazi pubblici e servizi sociali nel mezzogiorno medievale, Napoli 2016, 317-350
Serraglio 2001: Riccardo Serraglio, "Interventi settecenteschi per la Santa Casa dell'Annunziata di Capua", in Ferdinando Fuga 1699-1999 Roma, Napoli, Palermo, a cura di Alfonso Gambardella, Napoli 2001, 353-364. | |
| Link esterni | ||
| Schedatore | Fulvio Lenzo | |
| Data di compilazione | 14/04/2012 14:29:25 | |
| Data ultima revisione | 22/02/2019 16:49:02 | |
| Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/3 |