Oggetto | Sant'Agata dei Goti, Santissima Annunziata | |
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Luogo | Sant'Agata dei Goti | |
Tipologia | chiesa e ospedale AGP | |
Nome attuale | Annunziata | |
Immagine | ![]() | |
Nomi antichi | ||
Cronologia | 1237: papa Gregorio IX riconosce giuridicamente lo “hospitale extra portam civitatis” voluto dal vescovo Giovanni IV (Iannotta 1982). 1354: documenti dell'archivio storico diocesano di Sant’Agata dei Goti parlano di "chiesa di patronato comunale fondata dai cittadini che la dotarono e nella sua fondazione avvenuta nel 1354 vi furono stabiliti 16 Cappellani corali" . 1534: papa Paolo III riconosce lo iuspatronato della Universitas civitatis di Sant’Agata dei Goti sulla chiesa e sull’Ospedale. 1564: realizzazione del portale marmoreo. 1571: viene costruita la cappella della Deposizione. 1587: viene costruita la cappella della Madonna del Rifugio. 1591: gli Eletti della città (Narcisio Melluso, Giulio Stampolillo) e il “magnifico Pompilio Calandrella, medico” affidano le cure degli ammalati all’ordine di San Giovanni di Dio, con atto rogato a Napoli il 19 febbraio davanti al giudice Giovanni Battista Pacifico. 1593: è ricostruito il campanile. 1596: si costruisce la cella campanaria a coronamento del campanile. 1608: gli affreschi vengono ricoperti con calce per timore di pestilenze. 1619: si costruisce la cappella di San Biagio. 1658: costruzione di un’altra cappella in onore di San Rocco. 1711: si demolisce la cappella del SS. Salvatore per allargare la sagrestia. 1725-1740: costruzione di una volta a botte in gesso a sostituzione delle capriate lignee. 1805: il terremoto danneggia le strutture. 1865: restauro alla copertura su progetto dell’ingegner R. Mosera. 1965-1977: restauro che riporta in luce gli affreschi del presbiterio. | |
Autore | ||
Committente | La chiesa è patrocinio dell'Universitas. La cappella di Santa Maria degli Angeli (oggi San Biagio) viene edificata nel 1619 dai figli di Mastrantonio, cavalieri del conte di Calduni (cfr. Iscrizioni). | |
Famiglie e persone | ||
Descrizione | Chiesa a navata unica coperta a capriate lignee, con due cappelle per lato. La navata è chiusa da presbiterio quadrato con crociera costolonata. | |
Iscrizioni | Epigrafe per la costruzione del portale maggiore.
Epigrafe di fondazione cappella Santa Maria degli Angeli: "Deo Optimo Maximo / Palladinus vir egregius Tiberius Silvius / et Albentius Mastrantoni fratres una/nimes comitis calsantuni equitum legiona/ry sed omnium maxime signifer Albentius / sacellum hoc sibi suisque tantum haeredibus / A fundamentis singulis diebus et eorum fune/ra sacra fiant et quoto anno instaurentur / inferiae anno domini MDCXIX". | |
Stemmi o emblemi araldici | ||
Elementi antichi di reimpiego | ||
Opere d'arte medievali e moderne |
Affreschi XIV-XV nell’abside (Annunciazione, Crocefissione, Storie di sant’Orsola, san Nicola da Bari, altri santi e diaconi). Affreschi in controfacciata. Giudizio finale (1412) 1664. pulpito (già nel duomo). Cappella di San Giacomo (seconda a destra): altare del 1714 di Lorenzo Fontana; statua di Giovan Battista Antonini del 1719. Cappella di San Biagio (seconda a sinsitra): stucchi del 1703 e affreschi di Tommaso Giaquinto con santi nella gloria del Paradiso. Cappella dell’Annunziata: custodisce la pala lignea dell’Annunziata dipinta nel 1483 da Angiolillo Arcuccio, già sull’altare principale. | |
Storia e trasformazioni | È probabile che la chiesa sia stata costruita solo molto tempo dopo la bolla di Gregorio IX del 1237. documenti archivio storico diocesano di Sant’Agata dei Goti parlano di "chiesa di patronato comunale fondata dai cittadini che la dotarono e nella sua fondazione avvenuta nel 1354 vi furono stabiliti 16 Cappellani corali" . Poco prima del 1441 la chiesa subisce un saccheggio (cfr. infra, Documenti). Nel 1483 viene commissionata la pala dell’Annunziata ad Angiolillo Arcuccio. Nel 1531 inizia una lunga vertenza fra il vescovo e le autorità civili della città per lo ius patronato della fondazione, risolta nel 1534 da papa Paolo III a favore della cittadina contro il vescovo. Nei primi anni del XVIII secolo la chiesa presenta una grande navata coperta da travi indorate, 4 cappelle a destra (San Giovanni di Dio, San Giacomo Apostolo, Pietà, SS. Salvatore) e due a sinistra (San Rocco, San Biagio). Nel 1764 la chiesa viene eretta a sede parrocchiale per volontà di Alfonso De Liguori. | |
Note | ||
Fonti iconografiche | ||
Piante e rilievi | ||
Fonti/Documenti |
1441. cedola di tesoreria aragonese documenta un avvenuto saccheggio della chiesa: "Idem lo dit dia doni a micer Marino Bellota de Santagate per cents dans fets per sacomanos a la Iglesia de la Nunciata per smena de aquelles s(olvit) VIII due" (Fonti aragonesi, vol. I, 1957, p. 119). | |
Bibliografia | ||
Link esterni | Abbate 2004: Francesco Abbate, "Gli affreschi nell'abside di Sant'Agata dei Goti", in Per la storia dell'arte in Italia e in Europa: studi in onore di Luisa Mortari, a cura di M. Pasculli Ferrara, Roma 2004, 435-44.
Abbate 2004\a: Francesco Abbate, "Il Maestro del Giudizio", in Lavorare all’inferno. Gli affreschi di Sant’Agata de’ Goti, a cura di C. Frugoni, Roma-Bari 2004, 151-165.
Abbate, Di Resta 1984: Francesco Abbate, Isabella Di Resta, Sant'Agata dei Goti, Roma-Bari 1984.
Causa 1950: Raffaello Causa, "Angiolillo Arcuccio", Proporzioni, III (1950), 99-110.
Fonti aragonesi 1957: Fonti aragonesi, a cura degli archivisti napoletani, vol. I, Accademia Pontaniana, Napoli 1957.
Iannotta 1982: Franco Iannotta, "La chiesa dell'Annunziata in Sant'Agata de' Goti e una inedita bolla di Gregorio IX", Samnium, 55, 1982, 116-125.
Iannotta 2004: Franco Iannotta, "Sulle tracce della storia", in Lavorare all’inferno. Gli affreschi di Sant’Agata de’ Goti, a cura di C. Frugoni, Roma-Bari 2004, 17-28.
Lavorare all’inferno 2004: Lavorare all’inferno. Gli affreschi di Sant’Agata de’ Goti, a cura di C. Frugoni, Roma-Bari 2004.
Montuori 2007: Manlio Mantuori, “Sant’Agata dei Goti, chiesa della Santissima Annunziata”, in Architettura del classicismo tra Quattrocento e Cinquecento. Campania, ricerche, a cura di Alfonso Gambardella e Danila Jacazzi, Roma 2007, 91-95.
Navarro 1983: Fausta Navarro, "Ferrante Maglione, Alvaro Pirez d'Evora ed alcuni aspetti della pittura tardogotica a Napoli e in Campania", Bollettino d'Arte, n. 78 , 1993, 55-76.
Palleschi 2004: Roberta Palleschi, "Il Giudizio Universale", in Lavorare all’inferno. Gli affreschi di Sant’Agata de’ Goti, a cura di C. Frugoni, Roma-Bari 2004, 29-93.
Palleschi 2004/a: Roberta Palleschi, "Gli affreschi dell’abside", in Lavorare all’inferno. Gli affreschi di Sant’Agata de’ Goti, a cura di C. Frugoni, Roma-Bari 2004, 95-150.
Palmentieri 2008: Angela Palmentieri, “Conoscenza e riuso dell'Antico nel Medioevo. Torcularia d'età romana nel duomo di Sant'Agata dei Goti”, Annali dell’Istituto Italiano per gli Studi Storici, 23, 2008, 57-76.
Scavizzi 1962: Giuseppe Scavizzi, "Nuovi affreschi del '400 campano", Bollettino d'arte, 4.Ser. 47,1962, 196-206.
Schulz 1860: Heinrich Wilhelm Schulz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, II, Dresden 1860, 333-334. | |
Schedatore | Fulvio Lenzo | |
Data di compilazione | 30/05/2012 13:39:41 | |
Data ultima revisione | 21/11/2016 17:00:15 | |
Per citare questa scheda | http://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/16 |