OggettoFondi, Cattedrale
LuogoFondi
Tipologiachiesa cattedrale (esistente)
Nome attualeSan Pietro
Immagine
Nomi antichi

chiesa di Santa Maria                              

Cronologia

secc. XII-XIII edificazione della cattedrale

1441, post Onorato II Caetani fa edificare la cappella con la tomba per il padre Cristoforo

1473-1481 costruzione del campanile

1601 data apposta sul portale laterale

Autore
Committente
Famiglie e persone

San Paolino vescovo di Nola è ritenuto il primo fondatore.

Papa Innocenzo II (1130-1143) e Leone Caetani sono citati nell’epigrafe in controfacciata. L’epigrafe è apposta dal vescovo Maurizio Rogano.

Marcantonio Prospero Colonna era sepolto nella prima  cappella a destra entrando (Madonna di Loreto).

Descrizione

La chiesa ha un impianto basilicale a tre navate suddivise da arcate ogivali poggiate su pilastri in pietra a pianta quadrata. Le navate hanno copertura a capriate lignee a vista, mentre il presbiterio quadrato è voltato a crociera. Altre strutture voltate sono presenti nelle prime campate laterali verso la controfacciata, di cui quella di destra entrando faceva parte del vecchio campanile. A destra del presbiterio si apre la cappella Caetani, costituita da due campate coperte da volte a crociera. La facciata è in conci di pietra isodomi: la porzione destra è stata compromessa dalla caduta del campanile, quella di sinistra è parzialmente occupata dalla sporgenza del palazzo comitale dei Caetani. Addossato al fianco destro della chiesa, in contiguità con la cappella Caetani, si erge il nuovo campanile. Al centro della facciata è il portale scolpito.

Iscrizioni

In controfacciata epigrafe posta nel 1638 al tempo del vescovo Maurizio Rogano riassume le tappe principali della chiesa e ne fa risalire la ricostruzione ai tempi di papa Innocenzo II, durante il consolato di Leone.

D.O.M. /MAVRITIVS ROGANVS CAIETAN[Vs] DEI ET S. SED. AP[osto]LICAE / EPISCOPVS FVNDANVS / IN HOC TEMPLO, QVOD S. PAVLIN[Vs] NOLAN[nVs] EP[iscop]VS P.MV, VT IN IPSI / PIST. XII AD SEVER., ET DEI DE TE[m]PORE INNOCEN. PP.II, LEO / COMES DVNDOR[Vm], POST QVA[m] A FV[n]DAMENTIS RENOVAVER/T IN ACTIS HVIVS FV[n]DANAE ECCLESIAE DEDICA[n]DV[m] CV/RV[n]T, CV[m] SOLE[m]NITAS CO[n]GREGATIONIS SAC. RITVV[m] XIII MAR/TII MDCXXXVIII P A[n]NIVERS.O Pt[...] AEDI[fi]CAT.NIS DIE[m] XII. X[m]BR / DE EGIT, INDVLGENTIAM Q XL DIER.. INF. E. C. O[mn]IBVS XPI FIDE/LIBVS ILLVD P[...]TA DIE VISITA[n]TIBVS CONCESSIT. / A.P.R.M. / CAPITVLV[m] ET CANONICI CATHED. POSVERE / XII X[m]BRIS MDCXXXVIII

 

Iscrizione sul pulpito:

+ TABVLA MARMOREIS VITREIS DIXTINCTA LAPILLIS/ DOCTORIS STVDIO SIC [es]T ERECTA IOH[ann]IS / ROMANO GENITO COGNOMINE NICOLAO

 

Iscrizione sul sepolcro Caetani:

CRISTOPHORO HEC HONORATVS AC[R]I MONVM[EN]TA PARE[E]TI / ER[E]XIT POSVITQVE / SVO DE NOMI[N]E SIGNA  CAIETANA DOMVS REGNI LOGOTHETA COMESQ[VE] / FVNDORVM ATQVE ARMIS TIT[V]LVS LVSTRAVIT VTRV[M]QVE

 

Il portale marmoreo laterale che si apre sulla navata sinistra è datato 1601:

BEATI OMNES QVI TIMET DOMINVM / QVI AMBVLANT INVIIS EIUS MDCI.

 

Stemmi o emblemi araldici

Stemma aragonese dipinto in facciata.

Stemma Caetani sui fianchi del sarcofago

Stemma non identificato ai lati del rilievo con San Pietro murato in uno dei pilastri interni.

Stemma Caetani nella predella del trittico di Cristoforo Scacco.

Perduti sono gli stemmi Caetani che si trovavano nel soffitto e che sono ricordati in Sacra visitatio 1981-1983.

Elementi antichi di reimpiego

Nei pilastri della navata sono reimpiegati frammenti di epigrafi imperiali romane.

Nel pulpito è reimpiegato un frammento di fregio.

Opere d'arte medievali e moderne

Portale scolpito, poggiante su leoni stilofori e  sormontato da edicola con statua di san Pietro coronato da triregno.

All’interno della navata, incastonato nel terzo pilastro a sinistra, è un rilievo in calcare policromo raffigurante san Pietro.

La prima  cappella a destra entrando, dedicata alla Madonna di Loreto, ospita dipinti del XV secolo. Nella prima campata a sinistra entrando è il fonte battesimale con frammenti di mosaico.

Al penultimo pilastro di destra è addossato il pulpito scolpito e mosaicato, sostenuto da colonne su leoni e arieti.

Nella cappella Caetani monumento funebre di Cristoforo Caetani (+1441), erettogli dal figlio Onorato II Caetani; trittico di Antoniazzo Romano rappresentante la Madonna in trono; trittico di Cristoforo Scacco rappresentante l’Annunciazione già nella chiesa dell'Annunziata di Fondi; trono cosmatesco ritenuto dell’antipapa Clemente II.

Dietro l’altare maggiore crocifisso ligneo altomedievale.

È andato perduto, poiché trasferito all’abbazia di Montecassino e perito nei bombardamenti, l’antico rotolo dell’Exultet un tempo conservato nel tesoro della chiesa.

Madonna col Bambino di Tino da Camaino, marmo, anni venti del ’300 (Leone de Castris 1986, pp. 204, 211 nota 88).

Storia e trasformazioni

Secondo la tradizione la chiesa sarebbe stata fondata da san Paolino vescovo di Nola: l’attestazione deriva da una lettera di Gregorio Magno (trascritta in Remondini, II, pp. 370-372; cfr. Forte 1972, pp. 655-656). Un’epigrafe posta in controfacciata data la ricostruzione al pontificato di Innocenzo II (1130-1143), ma l’edificio attuale, secondo Pinto 2009, mostra caratteri riferibili a un periodo compreso fra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo.

Nel XV secolo Onorato II Caetani (1441-1491) fa costruire la cappella funeraria per il padre Cristoforo. Il campanile è riedificato fra il 1473 e il 1481 e affidato al maestro di muro Giovanni da Milano (Archivio Colonna, pergamena XXI, 73; in Caetani 1925-1936, VI, 29).

Il vecchio pavimento medievale in mosaico (parzialmente riscoperto durante i restauri degli anni ’30 del XX in corrispondenza del fonte battesimale) è andato perduto. Il vescovo Matteo Gagliani (1693-1703) a fa rifare sue spese il pavimento in cotto e probabilmente è in questa occasione che viene rialzato di mezzo metro (Pinto 2009, p. 81). Durante l’episcopato di Giovanni Calcagnini (1764-1775) viene restaurato il tetto e vengono realizzati gli stucchi della  Cappella del Santissimo, in fondo alla navata destra. Nel 1778 sono rifatti in marmo gli altari maggiore e del Santissimo (Conte Colino 1901, p. 177).

Nel 1798 un incendio distrugge il soffitto ligneo originario (Amante, Bianchi 1903, p. 212), dove si trovavano stemmi Caetani già ricordati dalla Sacra visitatio 1981-1983.

Restauri dal 1925 al 1936. altri restauri nel 1945-46, 1965, poi un’altra campagna fra il 1970 e il 1978, e quindi fra 2001 e 2003 restauro delle coperture e della torre campanaria, e pulitura del paramento lapideo esterno (Pinto 2009, pp. 81-82).

Note
Fonti iconografiche

Il portale è riprodotto in un disegno di François Debret del 1841 ca. oggi presso l'Ecole des Beaux-Arts di Parigi:

http://www.ensba.fr/ow2/catzarts/images/M5051_PC77832_06_100_P-34206.JPG

Piante e rilievi

Rilievi della chiesa sono in Pinto 2009.

Fonti/Documenti
Bibliografia

Amante, Bianchi 1903: Bruto Amante, Romolo Bianchi, Memorie storiche e statutarie del ducato, della contea e dell’episcopato di Fondi in Campania, dalle origini fino ai tempi più recenti, Roma 1903.

 

Apprezzo 2008: Apprezzo dello Stato di Fondi fatto dalla Regia Camera nell’anno 1690, edizione con note di commento a cura di Bruna Angeloni e Giovanni Pesiri, Firenze 2008.


Caetani 1925-1936: Gelasio Benedetto Anatolio Caetani, Regesta Chartarum, Perugia - Sancasciano Val di Pesa, 1925-1932, 6 voll., VI, 15, 29.

 

Conte Colino 1901:  Giovanni Conte Colino, Storia di Fondi. Cenni dei paesi formanti il suo ex stato e delle città limitrofe Elena, Gaeta, Formia e Terracina, Napoli 1901.

 

Fondi e la Signoria dei Caetani, a cura di Francesco Negri Arnoldi, Amalia Pacia,  Sandra Vasco Rocca, Roma 1981.

 

Forte 1972: Mario Forte, Fondi nei tempi, (Fondi 1972) Fondi 1998.

 

Forte 1992: Mario Forte, Statuti medioevali della città di Fondi. Concessi nell'anno 1300 da Roffredo III Caetani e nuovamente compilati nel 1474 con l'assenso di Onorato II Gaetani dell'Aquila-d'Aragona. Capitoli e grazie in volgare accordati dai Colonna e dai Gonzaga in epoca rinascimentale, Fondi 1992.


Iudicone 1978: Geremia Iudicone, Profilo storico artistico della chiesa di S. Pietro apostolo ex cattedrale di Fondi, Fondi 1978.

 

Leone de Castris 1986: Pierluigi Leone de Castris, Arte di Corte nella Napoli angioina, Firenze 1986.

 

Naldi 1986: Riccardo Naldi, "Riconsiderando Cristoforo Scacco", Prospettiva, 45, 1986, 35-55. 


Pinto 2009: Medea Pinto, "La chiesa di San Pietro Apostolo a Fondi", Palladio, 43, gennaio-giugno 2009, 77-94.

 

Remondini 1747-1757: Gianstefano Remondini, Della nolana ecclesiastica storia alla santità di nostro signore ... Benedetto 14. dedicata dal padre D. Gianstefano Remondini ... tomi 1-3. In Napoli, nella stamperia di Giovanni di Simone, 1747-57. [tomo Itomo IItomo III], II, 370-372.

 

Sacra visitatio 1981-1983: Sacra visitatio totius fundanae dioecesis ab. Ill.mo et r.mo episcopo Joanne Baptista Comparini peracta anno 1599, ed. a cura di Dario lo Surdo, Carlo Macaro e Giovanni Pesiri, 3 voll., Marina di Minturno 1981-1983Savona 1993: Ugo Savona, La sedia dell’antipapa, Fondi 1993.

 

Schulz 1860: Heinrich Wilhelm Schulz, Denkmaeler der Kunst des Mittelalters in Unteritalien, Dresden 1860, II,  131-133.

Link esterni

Album di François Debret

http://www.ensba.fr/ow2/catzarts/images/M5051_PC77832_06_100_P-34206.JPG

 

SchedatoreFulvio Lenzo
Data di compilazione05/06/2012 08:59:40
Data ultima revisione12/11/2016 18:22:55
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/104