OggettoCapua, Palazzo Antignano
LuogoCapua
Tipologiapalazzo
Nome attualeMuseo Campano
Immagine
Nomi antichi
Cronologia
Autore
Committente

La configurazione quattrocentesca del palazzo si deve probabilmente a Francesco Antignano, capitano e consigliere di Alfonso I d'Aragona.

Famiglie e persone

Famiglia Antignano

Sarro Antignano

Francesco Antignano 

Alfonso I d'Aragona

Lucrezia d'Alagno

Descrizione

La costruzione originaria del palazzo risale forse al XI secolo, all'epoca della fondazione della Capua Longobarda. Compreso tra le attuali via Duomo, Via Principi Longobardi e via Roma, il palazzo presenta un prospetto principale a due piani, dominato dal portale catalano-durazzesco. Costruito in tufo grigio, il portale presenta nella parte interna dei due stipiti grandi blocchi antichi di calcare bianco che provengono probabilmente dall'Anfiteatro di Santa Maria Maggiore Capua Vetere; due colonnine a capitelli compositi reggono l'arco del portale. Al posto del tradizionale arco depresso, il portale presenta tre alti festoni cuspidati, sormontate da fioroni e che inglobano ciascuno uno stemma, quello degli Antignano (al centro) e ai lati gli stemmi con le armi degli Antignano e dei d'Alagno. La parte interna dell'apertura presenta una quadruplice cornice che riprende il profilo cuspidato superiore e poggi su un gruppo di colonnine. 

Prospiciente il portale d'ingresso e dal lato opposto della strada sono presenti i resti di un giardino. Il palazzo confina con l'antico seggio di Antignano: quando il palazzo inglobò l'antica chiesa di San Lorenzo ad Crucem, fu costruita una volta che collegava il primo piano con gli altri ambienti soprastanti il seggio degli Antignano. Un ingresso di servizio con una scala a due rampe permetteva di raggiungere i vani sopra il seggio.

L'androne coperto da una volta a botte ribassata in tufo grigio presenta un costolone centrale longitudinale sorretto da capitelli pensili con al centro lo stemma della famiglia Antignano. Da qui si accede al primo cortile con una scala aperta con archi rampanti su colonne  con capitelli e basi fatte di blocchi di calcare; piccoli pilastri a conci squadrati e mensole reggono la copertura della scala, mentre l'andamento dei gradini è sottolineato da una cornice a zig-zag al disotto del parapetto con corrimano in pietra. In cima alla scala si trova il protale in tufo grigio, con cornice cuspidata e con decorazioni a rilievo, da cui si accede alla gran sala del primo piano.

 

Iscrizioni
Stemmi o emblemi araldici
Elementi antichi di reimpiego

Sono di reimpiego i grandi blocchi di calcare bianco inseriti negli stipiti del portale.

Opere d'arte medievali e moderne

Il palazzo inglobò la chiesa di San Lorenzo ad Crucem, i cui resti si possono riconoscere negli archi ogivali esterni tompagnati e in tre tronchi di colonne, ci cui uno con capitello del X secolo.

Storia e trasformazioni
Note
Fonti iconografiche
Piante e rilievi
Fonti/Documenti
Bibliografia

Di Resta 1985: Isabella Di Resta, Capua, Roma-Bari 1985.


Pane, Filangieri 1990: Giulio Pane, Angerio Filangieri, Capua. Architettura e arte, catalogo delle opere, (Vitulazio 1990), Capua 1994.


Robotti 1983: Ciro Robotti, Palazzo Antignano e l'architettura rinascimentale a Capua, Napoli 1983.

Link esterni
SchedatoreBianca de Divitiis
Data di compilazione01/06/2012 11:06:02
Data ultima revisione07/01/2019 22:52:11
Per citare questa schedahttp://db.histantartsi.eu/web/rest/Edificio/102